Il ministro Matteoli dice sì ai 150 km orari in autostrada

Pubblicato il 7 Dicembre 2009 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli, si dice «favorevole» alla proposta della Lega per innalzare il limite di velocità a 150 km orari nei tratti autostradali a tre corsie e dove c’è il tutor, il sistema che misura la velocità media.

Il ministro spiega all’Adnkronos: «Sono stato sempre favorevole ad aumentare la velocità in alcune autostrade che hanno le caratteristiche adatte come le tre corsie e il tutor ma non per tutte le auto, solo per quelle che per cilindrata e caratteristiche di sicurezza, possono viaggiare tranquillamente a 150 km orari. Certo non le piccole auto».

Il testo del disegno di legge che azzera il livello di alcol nel sangue per i neopatentati, spiega Matteoli, «dovrà comunque tornare alla Camera, perché sono state apportate alcune modifiche. Anche alla Camera, dove c’è stata unanimità sul testo, c’era stata una proposta in tal senso. Poi era stata stralciata per licenziarlo all’unanimità. Non mi scandalizza che alcuni non siano favorevoli a questa proposta. Ma non mi sembra scandalosa la proposta della Lega».

In teoria già oggi il codice consente alle società che ge­stiscono le autostrade di alza­re il limite fino ai 150 orari nei tratti meno pericolosi, me­no trafficati e con incidenti in calo negli ultimi cinque anni. Una possibilità, non un obbli­go, introdotta nel 2003 insie­me alla patente a punti e voluta dell’allo­ra ministro Pietro Lunardi ma che finora nes­suno ha colto tra i grandi gruppi del settore come Autostrade per l’Italia e Anas.

Ma cosa cam­bierebbe questo tipo di misura? «Le società hanno pau­ra e non si decideranno mai – dice il senatore Roberto Mura che insieme al collega Piergiorgio Stiffoni ha scritto la norma – e allora noi dicia­mo che sono obbligate ad al­zare il limite per legge nei tratti a tre corsie dove c’è il tu­tor». Ciò non comporterà un aumento degli incidenti  stradali «perché i pe­ricoli maggiori ci sono quan­do sulla stessa strada qualcu­no va piano e qualcuno va for­te. Alzando il limite e grazie all’utilizzo dei cruise control, che fissano la velocità di cro­ciera, avremmo un flusso co­stante che fa risparmiare tem­po ed aumentare la sicurezza. Naturalmente garantendo il rispetto dei limiti con il tu­tor».

Se i 150 al­l’ora hanno qualche possibili­tà in più di essere tradotti in pratica è proprio grazie a que­sto sistema di controllo della velocità. A differenza dell’au­tovelox il tutor non perdona: quando è acceso colpisce chi corre troppo, non chi dimen­tica di frenare in tempo pri­ma della macchinetta. Nei tratti dove è in funzione ha ri­dotto gli incidenti del 19% e la mortalità del 51%.

C’è poi un’altra ragione che fa salire le quota­zioni dei 150. Se obbligate per legge, le società che gesti­scono le autostrade non solo non potrebbero rifiutarsi di alzare il limite, ma sarebbero molto più tranquille perché la responsabilità non sarebbe più loro ma dello Stato.