Il Fatto: “Minzolini, Letta e Alemanno indagati per il Tg1”

Pubblicato il 7 Marzo 2012 - 11:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Gianni Letta, Augusto Minzolini e Gianni Alemanno sono attualmente indagati dalla procura di Roma a causa di una serie di telefonate intercettate dalla Guardia di Finanza di Bari del dicembre 2009”. Lo riporta Il Fatto Quotidiano spiegando che nelle intercettazioni il sindaco di Roma ha cercato di fare pressione sul direttorissimo allo scopo di far sparire una serie di servizi sulle prostitute nella Capitale che andavano a cozzare con l’immagine di pulizia che il primo cittadino voleva far passare. Per l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, invece, si parla di una raccomandazione sempre inviata a Minzolini.

Spiega l’articolo di Marco Lillo e Antonio Massari:

Augusto Minzolini e Gianni Alemanno sono stati iscritti molti mesi fa sul registro degli indagati di Trani per concussione mentre a Letta è stato contestato solo l’abuso di ufficio. Dopo le iscrizioni effettuate dal pm Michele Ruggiero il fascicolo è stato trasmesso a Roma dove è stato preso in carico dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Roberto Felici. DOPO avere iscritto a Roma nuovamente i tre indagati (con tutta probabilità per gli stessi reati) ora i magistrati capitolini dovranno decidere il loro destino.

Le telefonate, registrate dalla Guardia di Finanza quando il pm Ruggiero indagava sulle carte di credito revolving di American Express, risalgono al 2009 e non furono ritenute rilevanti dai pm fin quando, lo scorso anno, il gip di Trani, Roberto Oliveri Del Castillo, ha chiesto alla procura di rivalutare il loro peso. Nella prima serie di telefonate, il sindaco Alemanno viene a conoscenza di un servizio giornalistico che descriveva con toni realistici e a lui sgraditi gli eccessi delle notti romane. Il sindaco alza il telefono per contattare Augusto Minzolini, all’epoca “direttor issimo” del telegiornale della rete ammiraglia Rai.