Mirandola. Esposto per il tricolore indossato dalla studentessa (con strascico): vilipendio alla bandiera

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Giugno 2017 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA
Mirandola. Esposto per il tricolore indossato (con strascico): vilipendio alla bandiera

Mirandola. Esposto per il tricolore indossato (con strascico): vilipendio alla bandiera

ROMA – Mirandola. Esposto per il tricolore indossato (con strascico): vilipendio alla bandiera. Un bell’abito bianco rosso e verde, creato e cucito dagli studenti dell’istituto Galilei indirizzo Moda di Mirandola, indossato dalla studentessa senegalese di 15 anni da Mbayeb “Mami” Bousso in occasione della recente visita del presidente Sergio Mattarella, è stato oggetto di un esposto di un cittadino evidentemente indignato per la sfilata.

Un tal Giulio Cozzani, infatti, è andato dai Carabinieri di Buggiano e alla procura di Pistoia per presentare un esposto: quel vestito rappresenta vilipendio alla bandiera. Codice alla mano ha documentato e spiegato perché secondo lui quell’abito offende la Nazione. La Gazzetta di Modena ci ragguaglia sui contenuti dell’esposto che è riuscita a intercettare.

“In relazione al regolamento che ne disciplina l’uso (d.p.r. 7.4.2,n 121) – scrive – la bandiera viene sempre usata in modo dignitoso, non deve mai toccare il suolo né l’acqua; non deve essere portata sostenuta piatta o orizzontalmente, ma sempre in alto e libera di sventolare naturalmente; mai usata come copertura di tavoli o sedute o come qualsiasi tipo di drappeggio, né usata come involucro per qualsiasi oggetto da contenere trasportare o spedire. Il reato di vilipendio è stato dal sottoscritto rilevato dall’articolo apparso sulla Gazzetta di Modena del 29 maggio 2017 riferito alla visita del Capo dello Stato a Mirandola dove una ragazza indossa un vestito con i colori della bandiera italiana con strascico. Due sono i punti in cui si intravede reato di vilipendio: il tricolore non può essere usato come drappeggio; il tricolore viene trascinato per terra”.

Pare di capire quindi che oltre all’utilizzo irrituale del tricolore (allora anche le penne pomodoro e basilico usate a scopi celebrativi…) sia soprattutto lo strascico a turbare la sensibilità patriottica dell’autore dell’esposto. Forse il ripristino di un regolare servizio di damigelle d’onore aggirerebbe il problema. A meno che non sia il bel nero luccicante di Mami a creare qualche problema di accostamento con il tricolore che in effetti per poco più di 150 anni ha servito solo candide epidermidi. Mattarella, in teoria il più titolato a risolvere la questione, colpevolmente non ha rilevato nulla di offensivo nel vestito. Forse perché non teme strascichi…