Mirco Galligani, ex calciatore Cecina morto a Montecatini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2016 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Mirco Galligani, ex calciatore Cecina morto a Montecatini

Mirco Galligani, ex calciatore Cecina morto a Montecatini

CECINA (LIVORNO) – E’ morto Mirco Galligani, ex attaccante del Cecina, con un breve passaggio anche nell’Atalanta. Il suo corpo senza vita è stato trovato in un albergo di Montecatini.

Il ricordo de La Nazione:

Quarantatrè anni, chiesinese di nascita, ha vissuto una vita non fortunata, nonostante chi lo ha conosciuto lo ricordi come un ragazzo attivo e brillante. Nato in una famiglia di agenti assicurativi, aveva trovato la sua strada nel calcio. Cresciuto con indosso i colori del Margine Coperta, nel 1991 fu notato dai tecnici dell’Atalanta, società allora collegata alla Polisportiva.

Trasferitosi alla società bergamasca, entrò ben presto nel gruppo della formazione maggiore, assieme a un altro grande, sfortunato talento del calcio della Valdinievole, Federico ‘Chicco’ Pisani. Entrambi facevano parte della Primavera della squadra nerazzurra. In prima squadra lavorò agli ordini del mister Bruno Giorgi.

Al suo fianco vere e proprie stelle come Glenn Stromberg, Nicola Boselli, e, soprattutto, la punta argentinaClaudio Caniggia, con il quale strinse un forte rapporto d’amicizia. Non riuscì però ad esordire in serie A.

Scese così in serie C. Prima con la Pistoiese e poi con la maglia del Cecina. In C2, con i livornesi, il suo miglior campionato, nel 1994, con otto reti segnate nelle 29 partite disputate. A Cecina Galligani è rimasto nel cuore di molti tifosi rossoblù, perché segnò il gol del pareggio cecinese al 92’ nel derby con il Livorno all’Ardenza, gelando lo stadio livornese nella stagione 1994-95. Un derby storico per la tifoseria cecinese.

Poi una serie di vicissitudini lo allontanarono dal calcio praticato; da anni si era trasferito a Calenzano. Nel 2008 rimase coinvolto in un gravissimo incidente stradale sull’autostrada Firenze-Mare, quando perse il controllo della sua Golf e, dopo essersi più volte capottato, finì la corsa contro un camion. Il referto medico parlava di molte fratture, di un forte trauma toracico e di cranio sfondato. Negli ultimi tempi era entrato nel mondo delle assicurazioni, lavorando con un’agenzia di brokeraggio. La salma è esposta nella sala mortuaria dell’ospedale di Prato.