Moby Prince, “Sparite registrazioni”. Grasso: “Commissione su stragi”

Pubblicato il 10 Aprile 2013 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – A 22 anni esatti dalla tragedia della Moby Prince, il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha lanciato l’idea di una commissione d’inchiesta sulle stragi risolte. Sul Corriere della Sera, ad alimentare il mistero di quella strage, il regista Manfredi Lucibello, che da due anni lavora al docu-film su quell’evento, “Centoquaranta – La strage dimenticata”, sostiene che siano sparite dal tribunale di Livorno le registrazioni audio del processo.

Moby Prince il 10 aprile 1991 si scontrò contro la petroliera Agip Abruzzo al largo del porto di Livorno: si sviluppò un incendio che causò la morte delle 140 persone a bordo (equipaggio e passeggeri) tranne il giovane mozzo napoletano Alessio Bertrand, unico superstite della tragedia.

Subito dopo la tragedia molti avevano pensato a un errore umano. Ma negli anni sono venuti alla luce sospetti che quella della Moby Prince sia stata una vera e propria strage. Marco Imarisio, sul Corriere della Sera, parla della contro-inchiesta che ha fatto Angelo Chessa, il figlio di Ugo, il comandante della Moby che morì con la moglie in quella tragica notte. Lui sostiene che grazie alle nuove tecnologie è stato possibile fare delle ricostruzioni molto differenti da quelle ufficiali.

Ora il regista Lucibello dice, sempre sul Corriere: “Il tribunale di Livorno non ha più le registrazioni audio del processo della Moby Prince, quelle che valgono a livello legale. Esistono le trascrizioni delle testimonianze ma non le registrazioni audio. Abbiamo fatto due richieste tramite avvocato per ottenerle, non ci hanno mai ufficialmente risposto ma ci hanno fatto capire che non ci sono. Scomparse”.

Grasso, commemorando i 22 anni della tragedia, ha inviato una lettera al sindaco di Livorno in cui, tra le altre cose, dice: “Il ricordo di ciascuna vittima può diventare memoria collettiva solo se la verità saprà accompagnare l’operato di chi ha il dovere accertare i fatti come realmente accaduti. la giustizia e’ l’unica forma di conforto per chi ha perso i propri cari in tragedie di cosi’ ampia portata. E’ mio auspicio che il ricordo di questa data possa continuare a parlare forte, sollecitando il rigoroso rispetto delle norme di sicurezza anche al fine di evitare che in futuro si ripropongano analoghi eventi. mi auguro che anche il parlamento sappia contribuire a questo obiettivo, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione, a partire dalla costituzione di una Commissione d’inchiesta sulle stragi irrisolte del nostro paese”.