Modena, “campo nomadi da abbattere”: dietrofront Comune

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Marzo 2016 - 14:49 OLTRE 6 MESI FA
Modena, "campo nomadi da abbattere": dietrofront Comune

Modena, “campo nomadi da abbattere”: dietrofront Comune (Foto d’archivio)

MODENA –  Modena, il Comune fa marcia indietro sul campo nomadi di Cave Rubbiani: “Va abbattuto”. Una presa di posizione, riferisce la Gazzetta di Modena, che sposa quella sostenuta da tempo dai residenti della zona.

Da mesi, denuncia il quotidiano modenese, i residenti, “inascoltati”, avevano chiesto la rimozione del campo nomadi. Il Comune sosteneva che quelle casette in stradello Cave Rubbiani a San Damaso fosse lecito. Adesso, però, non la pensa più così, e sostiene sia un “insediamento residenziale incompatibile con l’ambito di vocazione agricola e paesaggistica”.

Spiega la Gazzetta di Modena:

“Sabato scorso, rompendo il lungo silenzio, di fronte a quella che era divenuta una situazione evidente, l’amministrazione aveva sentenziato che ‘quell’area agricola è di proprietà privata: i proprietari facendovi sostare dei mezzi non compiono illeciti, quello che non possono fare se non contravvenendo i regolamenti urbanistici del Comune è invece cambiarne la destinazione d’uso in area residenziale abitandoci”.

Giovedì 3 marzo, alla fine, il Comune ha preso atto delle proteste e ha deciso che quel campo lì non può più stare.

“L’Amministrazione comunale di Modena – informa una nota diramata dall’ufficio stampa – ha ordinato la demolizione delle opere realizzate e la rimessa in ripristino dell’area collocata in stradello Cave Rubbiani 25/A dove nelle scorse settimane sono state portata una roulotte e un modulo abitativo”.

Nella nota il Comune spiega che sono stati fatti dei sopralluoghi che hanno confermato l’esistenza di

“opere che costituiscono indici inconfutabili della destinazione dei manufatti a stabile dimora dei proprietari”.

Su quel terreno agricolo, infatti, ci sono due casette di legno, una roulotte, una tettoia e una casetta-rimorchio che sono state realizzate senza il titolo edilizio abitativo. Inoltre da uno dei sopralluoghi è emerso che la casetta-rimorchio è allacciata a un cavo dell’energia elettrica, così come sono allacciati due split condizionatori/pompe di calore, mentre sulla recinzione di fronte vi è un quadro elettrico di cantiere e c’è un rubinetto allacciato all’impianto idrico.

L’ordinanza emessa dal Comune prevede lo spostamento della roulotte e del modulo abitativo e la demolizione delle due casette di legno e della tettoia entro tre mesi.