Modena, si scambiavano foto intime delle fidanzatine: 6 studenti indagati, 4 sono minorenni

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2020 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA
Modena, si scambiavano foto intime delle fidanzatine: 6 studenti indagati, 4 sono minorenni

Modena, si scambiavano foto intime delle fidanzatine: 6 studenti indagati, 4 sono minorenni (Foto archivio Ansa)

MODENA – Si scambiavano le foto ammiccanti delle rispettive fidanzatine. Per questo sei studenti, due maggiorenni e quattro minorenni, sono indagati per detenzione di materiale pedopornografico. Sui loro pc, i carabinieri di Modena, hanno scoperto all’interno di una cartella condivisa un archivio di oltre duecentocinquanta fotografie di ragazze, la metà delle quali minorenni, ritratte in pose intime. Del caso si stanno occupando sia la procura di Bologna, sia quella per i minori.

La prima denuncia è stata presentata nell’estate del 2018 da un genitore che aveva scoperto delle immagini compromettenti sul cellulare della figlia e aveva chiesto spiegazioni alla diretta interessata. Venendo a sapere dalla stessa che quelle immagini erano state inviate all’allora fidanzatino (che risulta essere appunto uno degli indagati), il genitore si è presentato ai carabinieri, dando in questo modo il via agli accertamenti che hanno portato all’apertura di una inchiesta.

In base a quanto emerso dalle indagini, i sei giovani studenti chiedevano alle ragazze fotografie intime senza dire loro che quelle immagini sarebbero poi finite in una cartella condivisa, ovvero accessibile a tutti e sei i ragazzi attraverso una specifica password. Le giovani avrebbero inviato le foto anche perché legate da rapporti sentimentali con alcuni dei sei indagati.

Una volta raccolta la denuncia del genitore, i carabinieri hanno eseguito delle perquisizioni, scoprendo appunto l’esistenza del materiale sui pc dei sei studenti, tutti iscritti a scuole della provincia di Modena. Il fascicolo aperto nel 2018 dalla magistratura sarebbe ormai vicino alla chiusura, mentre è in corso una perizia tecnica per capire se le fotografie siano state condivise anche online, ipotesi che al momento viene esclusa dato che non sono emersi elementi che possano provarlo.

“Nel corso degli interrogatori i giovani hanno ammesso le proprie responsabilità – spiega l’avvocato Fausto Giannelli che rappresenta due degli indagati – e si va verso la chiusura indagini. Parliamo di una indagine molto complessa e di recente il perito ha chiesto un supplemento di tempo per poter ricostruire il viaggio delle foto. Per il momento – precisa – si è conclusa solo la prima parte della consulenza che ha confermato come da quella cartella le foto non siano mai uscite”.

Fonte: Ansa