Omicidio Yara, gip di Bergamo rinvia l’archiviazione per Fikri: “Vederci chiaro”

Pubblicato il 5 Ottobre 2012 - 01:07 OLTRE 6 MESI FA
(LaPresse)

BERGAMO – L’archiviazione sembra ancora lontana per Mohammed Fikri, unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio. Il gip di Bergamo Ezia Maccora per far uscire di scena il giovane muratore, che fu fermato all’inizio delle indagini e subito scarcerato con tanto di fermo annullato dalla stessa Cassazione, vuole avere anche quegli atti che per ora non è riuscito a leggere. La piccola Yaya, 13 anni, scomparve a Brembate di Sopra il 26 novembre 2010 e fu trovata morta 3 mesi dopo a pochi chilometri da casa sua.

Non ci saranno comunque nuovi accertamenti,  ma un’integrazione di atti contenuti nel parallelo procedimento contro ignoti sull’omicidio di Yara, che in quello che vede coinvolto Fikri ancora non ci sono, ma servono al giudice per avere la completa conoscenza dei fatti. Per questo, il pm Letizia Ruggeri entro martedì dovrà depositare i verbali delle operazioni del ritrovamento del corpo della ragazza, quello riguardante l’estrazione di tracce del Dna trovato sul corpo di Yara e sui suoi vestiti (quello riconducibile all’assassino). E infine la relazione sull’autopsia e quella sugli accertamenti scientifici eseguiti sul profilo del Dna di Fikri che diedero risultati negativi alla comparazione.

Nessuna nuova traduzione della telefonata che costò due giorni di carcere al marocchino e che poi si rivelò tradotta in modo sbagliato (”Allah mi perdoni non l’ho uccisa io” e che invece si rivelò essere un colloquio con un parente per riavere dei soldi che Fikri gli aveva prestato) e nemmeno l’acquisizione del dvd che ritrae le scene del ritrovamento del corpo di Yara nel campo di Chignolo d’Isola. Indagini che pure la famiglia della ragazza aveva chiesto.

Il legale di Fikri, Roberta Barbieri, è convinta che il 14 ottobre, quando le parti si ritroveranno davanti al gip ci saràl’archiviazione attesa da oltre 22 mesi: ”Perché si tratta di elementi che portano tutti in direzione opposta a Fikri”. Anche quel Dna trovato sul corpo della ragazza che è risultato incontaminato (i legali della famiglia Gambirasio avevano chiesto di escludere che lo fosse) e che porta alla cosiddetta ‘Pista di Gorno’, a quell’uomo morto nel’99 ma la cui famiglia è già stata sottoposta alla comparazione con esito negativo.

Da qui l’ipotesi di un figlio illegittimo la cui esistenza non è ancora stata provata. Pista dubbia, secondo Giorgio Portera, il genetista che assiste i famigliari di Yara e che richiederebbe la riesumazione della salma. ”Mi auguro che sia disposta”, ha ribadito anche l’esperto che aveva accanto a sé la mamma di Yara, Maura, mentre Fikri, questa volta è uscito dal Tribunale a bordo di un auto per sottrarsi alle telecamere.