Monsignor Crociata: “Il marito alza le mani sulla moglie? Può capitare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2021 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Monsignor Crociata: "Il marito alza le mani sulla moglie? Può capitare"

Monsignor Crociata: “Il marito alza le mani sulla moglie? Può capitare”

Se il compagno o marito ti alza le mani… “tra marito e moglie può capitare”: il commento ad un post del giornalista Gianfranco Criscenti sull’importanza di rivolgersi al 1522 in caso di violenza domestica arriva da un sacerdote, monsignor Antonino Michele Crociata, di Castellammare del Golfo (Trapani). 

Il commento del sacerdote è arrivato al post in cui Gianfranco Criscenti scriveva: “Se il compagno o marito ti alza le mani, anche una sola volta, scappa via. Il perdono potrebbe costarti la vita. Agisci subito e mettiti al riparo. Contatta il 1522, la polizia o i carabinieri”.

Il commento Facebook di monsignor Antonio Michele Crociata

Da qui il commento di Antonio Michele Crociata: “Il tuo consiglio, Gianfranco, mi sembra un po’ eccessivo. Tra marito e moglie… può capitare. Esiste anche il grande valore del perdono vicendevole, della tolleranza, dell’amore per i figli, della consapevolezza di essere, nonostante tutto, un cuor solo e un’anima sola… Può capitare, dunque. Non bisogna, però, mai esagerare, comunque. La perfezione su questa terra non esiste. Anche le mogli, del resto, talvolta mancano nei confronti dei mariti e… ciò non significa affatto…”.

La presa di posizione di don Francesco Fiorino

Da lì è nato un acceso dibattito social, rilanciato anche da diversi media. Da parte della Chiesa si è levata l’unica voce di don Francesco Fiorino, direttore dell’Opera di religione monsignore Gioacchino Di Leo di Marsala. “Nessuna violenza può essere giustificata o sminuita, anche tra marito e moglie”, ha chiarito il sacerdote. Che poi, all’agenzia AdnKronos, ha aggiunto: “Il silenzio di fronte ad un’affermazione che rischia di giustificare e sminuire i gesti di prepotenza e disprezzo sta diventando assordante”.

“Gesù non ha mai detto ‘può capitare…’ ma il vostro parlare sia sì, sì, no, no. Non confondiamo le persone – ha ricordato don Fiorino – Un prete non può attenuare in alcun modo qualsiasi gesto violento, di sopraffazione e di disprezzo della dignità umana. Un prete fedele a Cristo sa anche chiedere scusa quando si rende conto che ha provocato incertezza e confusione. Un prete sta sempre dalla parte della vittima non del violento/carnefice”.