Moria di piccioni a Barletta, non avevano influenza aviaria

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

piccioniNon sono morti per il virus dell’influenza aviaria le varie decine di piccioni (un centinaio circa) che il 3 dicembre scorso a Barletta, nel porto e nelle vicinanze dello scalo marittimo, si sono schiantati al suolo, morti, uno dopo l’altro. E’ quanto emerge dai primi risultati degli esami fatti da ricercatori della Facoltà di Veterinaria di Bari. Lo rende noto l’Ansa.

Non sono ancora stati resi noti i risultati degli esami per l’avvelenamento. Sin dal primo momento, la guardia costiera e la polizia ambientale provinciale avevano escluso la possibilità che gli uccelli fossero morti per avere beccato grano contaminato, visto che la zona del porto in cui si trovavano al momento del decesso è vicina ai silos dei cereali.

E questo per diversi motivi: sia perché quel grano era là anche nei giorni precedenti e non erano arrivati nuovi carichi, sia perché altri volatili che sostano sulle banchine del porto lo avevano mangiato senza conseguenze, sia perché altri piccioni erano morti fuori dal porto e, infine, perché gli uccelli morivano precipitando al suolo mentre erano in volo. L’ipotesi più accreditata, sin dal primo momento, è stata quella dell’avvelenamento volontario da parte di qualcuno che voleva sbarazzarsi dei volatili e che la sostanza abbia fatto effetto dopo un po’ di tempo.

I volatili sarebbero morti per caso mentre erano vicino al porto, luogo dove i piccioni sono soliti andare a dormire, in un anfratto dei silos, luogo caldo e ricco di cibo. In ogni caso nell’istituto di Patologia aviaria della Facoltà di Veterinaria si stanno facendo esami anche su campioni di grano conservato nei silos che si trovano nel porto di Barletta e i cui risultati si conosceranno tra pochi giorni.