ROMA – “Velocità eccessiva, alcol, droga possono essere controllati con il tutor e i test, la distrazione provocata dalla tecnologia no”: sembra quasi rassegnata la constatazione della Polstrada. Un po’ come le raccomandazioni dei genitori, spesso distratti dal telefonino in tutte le sue possibili declinazioni anche più dei figli nativi digitali. E se si rischia di più a velocità sostenuta, non può dirsi al riparo nemmeno il pedone che non riesce a rinunciare a controllare lo smartphone mentre cammina.
E’ di ieri la notizia della distrazione fatale di una ragazza di 26 anni, etoile alla Scala di grande avvenire, la ballerina russa Antonina Chapkina, travolta dal tram della linea 5 a Milano: ora lotta tra la vita e la morte, con genitori, amici, colleghi e maestri pietrificati da paura e dolore per un incidente che ha i tratti dell’assurdità.
Camminava spensierata, o forse concentrata su un passo di danza particolarmente arduo, aspettava alla fermata dell’autobus sperando in una attesa breve: ma le dita della mano si sono mosse sulla tastiera dello smartphone quasi da sole, la piccola scatola di metallo e lo schermo illuminato essendo diventati un prolungamento di arti e cervello. Un’estensione delle nostre capacità, una protesi digitale. Ma questa è, purtroppo, un’illusione: lo spazio che dedichiamo a sms e selfie, lettura mail e risposte social assorbono quote di energia e concentrazione, non siamo più completamente presenti a noi stessi. I dati sugli incidenti stradali sono emblematici.
1 incidente stradale su 5 causato dallo smartphone. Secondo i dati Aci e Istat relativi all’ultimo anno, il 20,1% degli scontri è provocato da distrazioni dovute all’uso dello smartphone. I guidatori più imprudenti sono quelli del Nord: qui il 42% dei conducenti guida con un occhio sullo smartphone, contro il 29,3% del Centro e il 28,5% di del Sud. Il 12,4% dei guidatori è stato sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante. 181 mila incidenti nel 2014: la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni. Costo sociale pari al 2% cento del Pil.
La maggior parte degli incidenti stradali è causata dalla distrazione alla guida. Ad auto lanciata, i due secondi necessari a leggere un messaggio ricevuto sul telefonino equivalgono a una trentina di metri senza guardare la strada, con rischio di tamponare un’altra vettura o di investire un pedone. E se per mandare un messaggio ci vogliono circa 10 secondi, il conducente perde di vista la strada per un tratto di 300 metri, in cui può succedere di tutto. (La Stampa)