Morte di Allison Owens, in carcere il pirata della strada

Pubblicato il 7 Ottobre 2011 - 22:40 OLTRE 6 MESI FA

SAN GIOVANNI VALDARNO (FIRENZE), 7 OTT – Dopo dodici ore di interrogatorio, il pm di Arezzo Marco Dioni ha disposto il fermo di Pietro Stefanoni, il commerciante che stamani si e’ costituito confessando di essere stato lui a travolgere Allison Owens. L’uomo e’ stato trasferito nel carcere di Sollicciano. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e omissione di soccorso.

Nel lungo interrogatorio di oggi nella caserma di San Giovanni Valdarno, Stefanoni avrebbe spiegato di essersi reso conto di aver travolto e ucciso Allison Owens, la ventitreenne guida turistica americana, solo mercoledi’ dopo aver appreso che in un canale di scolo sulla statale 69 era stato trovato il corpo della ragazza. ”E’ stato un colpo di sonno”, avrebbe spiegato l’uomo che ha raccontato di aver percorso alcuni chilometri, dopo l’impatto, e di non aver visto nessuno sulla strada. Ma la testimonianza del commerciante non ha convinto il magistrato secondo il quale le dichiarazioni di Stefanoni sarebbero apparse ”in parte inverosimili”. Sarebbero, in particolare due gli elementi non convincenti della testimonianza di Stefanoni, che e’ assistito dall’avvocato Francesco Maresca.

L’uomo avrebbe raccontato di essere tornato sul posto, circa un’ora dopo l’incidente insieme alla moglie e con l’auto della donna. Ma la moglie avrebbe dichiarato ai carabinieri che Stefanoni era tornato da solo. In quel momento, tuttavia, pur guardando nel punto in cui si era verificato l’impatto Stefanoni ha dichiarato di non aver visto nulla. Il cadavere della giovane americana e’ stato effettivamente trovato nell’acqua, poco distante dalla strada. Un secondo elemento che non avrebbe convinto gli inquirenti e’ la velocita’. Stefanoni sosterrebbe che nel momento dell’impatto andava a 40-50 chilometri all’ora. Secondo l’autopsia, invece, la giovane presenterebbe ferite che indicherebbero una forte velocita’ del mezzo che l’ha travolta. I carabinieri, prima che Stefanoni si costituisse, avevano gia’ individuato la vettura, una Volvo verde, presso un carrozziere di Pistoia per la riparazione. A portare gli inquirenti sulla pista giusta sarebbero state anche i filmati di alcune telecamere sulla strada statale dove e’ avvenuto l’incidente.