Morti due alpinisti sul Gran Sasso: erano partiti sabato, i corpi trovati il giorno dopo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Settembre 2022 - 07:48 OLTRE 6 MESI FA
Morti due alpinisti sul Gran Sasso: erano partiti sabato, i corpi trovati il giorno dopo

Morti due alpinisti sul Gran Sasso: erano partiti sabato, i corpi trovati il giorno dopo FOTO ANSA

Due alpinisti esperti sono morti nel corso di una arrampicata sul Gran Sasso, caduti probabilmente a causa del rapido cambiamento delle condizioni meteo nell’area, con raffiche di vento e pioggia. Si tratta di un uomo di 43 anni, di Sansepolcro (Arezzo), e di uno di 56 anni, residente a Roma. I corpi dei due sono stati recuperati nel pomeriggio di domenica dal Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese. Dopo essere stati individuati in mattinata grazie all’intervento dell’elisoccorso del 118 arrivato dall’Aquila.

La morte dei due alpinisti sul Gran Sasso

I due alpinisti sabato mattina avevano raggiunto l’Abruzzo per un’arrampicata sul Gran Sasso, attraverso la Via alpinistica Intermesoli. Ma in serata non sono rientrati a casa: intorno alle 23 il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese attivato dal numero unico del Lazio per i dispersi. Contattato dalla moglie di di uno dei due alpinisti, allarmata dal fatto che il marito non fosse tornato a casa e non rispondesse al cellulare.

Domenica poi l’elisoccorso con a bordo i tecnici del Soccorso Alpino ha sorvolato la zona e in prossimità della parete est di Pizzo Intermesoli, in fondo ad un canale, ha avvistato i due corpi. I soccorritori hanno allertato la Prefettura e hanno ottenuto dal magistrato il nulla osta per il recupero dei due alpinisti.

Le cause della morte

Secondo la guida alpina dell’Aquila, Agostino Cittadini, scalatore da oltre 35 anni e grande conoscitore del Gran Sasso, tra le ipotesi della tragedia potrebbe esserci il cedimento dell’ancoraggio. “Non ho notizie dirette sulle cause della tragedia – ha commentato – so che non si tratta di gente inesperta. Ma di conoscitori della montagna, una ipotesi potrebbe essere il cedimento dell’ancoraggio dove erano in sosta. Visto che i due sfortunati scalatori sono precipitati entrambi. Ma sono valutazioni che non troveranno mai conferma. Perché in questi casi non è prassi fare indagini, peraltro molto difficili. Solo loro possono sapere”.