Meno morti sul lavoro in Italia: nel 2011 920 morti, dato più basso di sempre

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Diminuiscono le morti bianche in Italia: nel 2011 i morti sul lavoro sono stati 920, il numero più basso mai registrato, in ulteriore calo del 5,4% rispetto ai 973 dell’anno precedente. Lo comunica l’Inail presentando il rapporto annuale. In calo anche il totale degli infortuni sul lavoro denunciati all’Istituto: 725 mila, in flessione del 6,6% rispetto ai 776 mila del 2010.

Nel 2011, dunque, sono stati 51 mila in meno gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail; mentre per il secondo anno consecutivo il numero dei casi mortali resta al di sotto dei mille. In queste cifre – sottolinea l’Inail – non rientrano gli infortuni relativi ai quasi 3 milioni (secondo i dati Istat) lavoratori ‘in nero’, tra i quali l’Istituto stima che nel 2010 (ultima proiezione disponibile) ne siano accaduti circa 164 mila, rientranti per lo più in un range di gravità medio-lieve (165 mila era stata la pressoché analoga stima per il 2009). Tornando ai dati 2011, la diminuzione degli infortuni del 6,6% registrata sul 2010 è una media del calo che ha riguardato sia quelli ‘in occasione di lavoro’ sia quelli ‘in itinere’. Il decremento è più sensibile per gli infortuni in itinere (-7,1%), che per quelli avvenuti in occasione di lavoro (-6,5%), che rappresentano circa il 90% del complesso delle denunce. Gli infortuni in occasione di lavoro tra i lavoratori che operano sulla strada (autotrasportatori di merci e persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale, ecc.), dopo alcuni anni di costante aumento, segnano nel 2011 una flessione dell’8,4% (da 54.601 a 50.028 casi denunciati).

Al contrario, il calo nel complesso del 5,4% dei casi mortali è influenzato esclusivamente dagli infortuni in occasione di lavoro (-8,6%), che scendono da 744 a 680 casi. Gli infortuni mortali in itinere hanno invece conosciuto in termini percentuali un sensibile aumento dei decessi: +4,8%, 11 morti in più (da 229 a 240), rispetto al 2010.

La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro ”sono un fattore produttivo”. Lo sottolinea il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, intervenendo alla presentazione del rapporto annuale dell’Inail. Salute e sicurezza non vanno visti ”più come mero onere, come gravame burocratico ma come fattore produttivo, di incentivo” rispetto al capitale umano, afferma Fornero. E questo, aggiunge, ”richiede un radicamento diffuso della cultura della prevenzione”.