Movimento Forconi. “Chiudete o spacchiamo tutto”: 25 fermi tra Andria e Barletta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Gennaio 2014 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA
Movimento dei Forconi,  25 fermi per le violenze di dicembre a Bari

Movimento dei Forconi (Foto Ansa)

BARI – “Chiudete i negozi o spacchiamo tutto”. Sono 25 le persone fermate per le violenze nei confronti dei commercianti durante la protesta del Movimento dei Forconi  tra Andria e Barletta, in provincia di Bari, lo scorso dicembre. La Procura di Bari ha disposto gli arresti domiciliari per 7 dei fermati e l’obbligo di dimora  per gli altri.

Le accuse sono di intimidazioni e minacce nei confronti dei commercianti che non hanno aderito alla protesta. Alcuni degli indagati sono accusati di aver obbligato imprenditori e commercianti a chiudere le proprie attività, tra cui l’Ipercoop e una banca di Andria.

I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 9 e l’11 dicembre 2013 quando, anche ad Andria e a Barletta, si tennero diverse manifestazioni di aderenti al movimento dei Forconi, durante le quali i partecipanti ai cortei, con violenza, imposero la chiusura di numerosi esercizi commerciali e tentarono di imporre la serrata ad una banca, azione quest’ultima che fu impedita dall’intervento delle forze di polizia.

Le misure cautelari sono state eseguite dalla polizia: 17 ad Andria ed 8 a Barletta. Complessivamente sono una cinquantina gli indagati la cui posizione è al vaglio della magistratura. I reati contestati sono di violenza privata, minaccia e resistenza a pubblici ufficiali.

La polizia è in possesso delle immagini di episodi di violenza che manifestanti aderenti alle proteste organizzate dal movimento dei Forconi avrebbero compiuto ai danni di commercianti di Andria e Barletta per imporre loro la chiusura delle attività economiche. Lo si apprende in ambienti vicini alle indagini.

Anche sulla base di questi filmati, la procura ha chiesto ed ottenuto dal gip di Trani l’emissione del provvedimento cautelare a carico di 25 persone eseguito stamattina dalla polizia. Tra gli arrestati vi sono anche pregiudicati, ma non risulta vi siano autotrasportatori che inizialmente diedero il via alla protesta.