Mps, suicidio David Rossi. Con chi ha parlato nell’ultima telefonata?

Pubblicato il 8 Marzo 2013 - 10:39| Aggiornato il 12 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

SIENA – “Cara Antonella perdonami per questo gesto, ho fatto una cavolata e questa è la soluzione migliore”. Con questo biglietto, il terzo di una serie di addii scritti a mano e buttati nel cestino, David Rossi si è congedato dalla moglie. Poi ha aperto la finestra del suo ufficio nella sede di Banca Monte dei Paschi di Siena, si è voltato di spalle e si è gettato giù: un volo di circa venti metri. Un volo fatale, ripreso dalle telecamere del retro del palazzo senese.

Un gesto forse deciso dopo una telefonata, una lunga telefonata su cui si concentrano le indagini degli inquirenti, che hanno prelevato dall’ufficio di Rossi i suoi due telefoni cellulari, oltre a file di computer, chiavette usb e alcuni documenti cartacei.

Sui motivi di quel suicidio le indagini sono in corso. Alcuni tra i parenti e i colleghi del capo della comunicazione di Mps parlano di depressione, dovuta anche alla morte recente del padre, e di preoccupazioni legate alle inchieste sulla banca.

L’INCHIESTA PER INSIDER TRADING – Forse, come sottolinea il Messaggero, a portare alla morte tragica di Rossi è stata anche la paura di essere coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sulla fuga di notizie nata una settimana fa. La decisione del Consiglio di Amministrazione di Mps di chiedere i danni all’ex presidente Giuseppe Mussari e all’ex direttore generale Antonio Vigni, oltre che alle banche d’affari Nomura e Deutsche Bank, coinvolte nelle operazioni Alexandria e Santorini, era stata anticipata dai quotidiani. I giornali ne avevano scritto prima che il Cda la comunicasse e prima che la causa civile fosse iscritta al Tribunale di Firenze. Proprio dall’esposto della banca era nata l’indagine per insider trading.

Le rivelazioni fatte dai cronisti avevano fornito alle banche la possibilità di fare una causa a Londra prima che Mps presentasse l’esposto a Firenze.  Il sospetto dei pm, scrive il Messaggero, è che Rossi, “che della sua onestà aveva sempre fatto una bandiera, temesse di rimanere coinvolto nell’inchiesta”.