“Multe stradali in base al reddito”, ultima mattana del governo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2013 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
Multe stradali: "i ricchi paghino di più". La proposta del sottosegretario

Multe stradali: “i ricchi paghino di più”. La proposta del sottosegretario (nella foto la supercar multata di Balotelli)

ROMA – “Multe stradali in base al reddito”, ultima mattana del governo. I ricchi, i possessori di auto di grossa cilindrata, devono pagare  multe stradali più salate degli altri: non è una idea originale, sicuramente di difficilissima applicazione ma piace all’opinione pubblica (l’82% degli interpellati secondo il sondaggio della trasmissione Report) e ora anche a un membro del governo Letta, il sottosegretario ai Trasporti Erasmo D’Angelis.

La proposta, a parte la violazione del dettato costituzionale sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge difficilmente aggirabile con una norma amministrativa, sembra ispirata da quell’ossessione su tasse ed equità segnalata oggi da Dario Di Vico sul Corriere della sera, a proposito di Imu da far pagare ai ricchi molto presunti domiciliati in un monolocale da 40 mq. a Roma o a Milano. Saremo obbligati a mostrare patente, libretto e dichiarazione dei redditi?

Il principio è chiaro: se la multa è un fattore di deterrenza, lo è in misura decrescente in ragione dell’aumentare del reddito. E visto il livello raggiunto dall’evasione fiscale la misura reddituale può essere ben riconosciuta dal numero di cavalli nel motore, dalla cilindrata. La questione del criterio della progressività (chi più ha più paga), come avviene per le tasse, dovrebbe, secondo l’intendimento del sottosegretario, essere inserito all’interno della riforma del Codice della Strada.

Le sanzioni per eccesso di velocità, causa principale degli incidenti stradali, crescono al crescere della velocità eccessiva rispetto alla norma, ma se sono uguali per tutti i cittadini non hanno lo stesso potere di deterrenza. Per contribuenti con redditi e auto molto sopra la media una multa pesante risulta di fatto molto leggera- dice il sottosegretario- Modulare le sanzioni secondo il livello del reddito è giusto e, in un paese ad alta evasione contributiva come l’Italia, stiamo valutando anche di introdurre il parametro della cilindrata dell’auto, recuperando così un elemento di giustizia verso gli evasori “finti poveri (dichiarazioni di Erasmo D’Angelis, sottosegretario ai Trasporti).