Municipalizzata rifiuti fallisce: passivo da 1000 euro a cittadino a Bracciano (Roma)

Municipalizzata rifiuti fallisce: passivo da 1000 euro a cittadino a Bracciano (Roma)
Municipalizzata rifiuti fallisce: passivo da 1000 euro a cittadino a Bracciano (Roma)

BRACCIANO (ROMA) – Un passivo da mille euro a cittadino. La multiutility Bracciano Ambiente fallisce e adesso il Comune-azionista rischia il default. Il comune, che è a 40 km da Roma, è infatti travolto dai debiti. In 12 anni la Bracciano Ambiente ha infatti accumulato 12 milioni di euro di passività, una media di un milione l’anno. Un primato anche per il fatto che con la raccolta e smaltimento dei rifiuti in genere ci si guadagna.

Ci sono infatti dei Comuni che coi proventi delle multiutility di cui sono azionisti riescono a chiudere brillantemente i loro bilanci. Invece in questo caso il Comune di Bracciano rischia di essere travolto dalla sua municipalizzata poiché ne è l’unico socio e quindi può essere chiamato a rispondere di questo buco nero.

Quindi il calcolo è presto fatto: dividendo il passivo per il numero degli abitanti (in totale: 19 mila) in età adulta risulta un conto in rosso di mille euro per abitante. Una situazione desolante scrive Carlo Valentini su Italia Oggi:

Il 21 novembre la sezione fallimentare del tribunale di Civitavecchia ha decretato il fallimento della multiutility ed è la prima volta che questa sorte tocca a una municipalizzata dei rifiuti. Tra l’altro il fallimento fa sorgere notevoli preoccupazioni per quanto riguarda l’ambiente e la situazione igienica. Claudio Gentili, Pd, uno dei consiglieri d’opposizione in Comune, dice: «Si fanno sempre più pressanti le preoccupazioni per la discarica di Cupinoro. Al riguardo sollecitiamo la Regione Lazio a prendere atto della grave situazione che si è venuta a creare e a intervenire per quanto di sua competenza per scongiurare eventuali danni ambientali al territorio».

Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, è del suo stesso partito: lo ascolterà? Ma secondo il centrodestra i pidiessini dovrebbero stare zitti perché l’affaire della multiutility sarebbe incominciato proprio quando erano loro a gestire il Comune. Oggi la giunta è capeggiata da Armando Tondinelli, che a maggio ha vinto le elezioni con una coalizione civica di centrodestra, togliendo il Comune al Pd, che ha fatto karakiri.

 

 

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