Nada Cella, il caso riaperto dopo 25 anni: indagata una donna, la pista della gelosia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2021 - 08:33 OLTRE 6 MESI FA
Nada Cella, il caso riaperto dopo 25 anni: indagata una donna, la pista della gelosia

Nada Cella, il caso riaperto dopo 25 anni: indagata una donna, la pista della gelosia FOTO ANSA

Potrebbe essere arrivata a una svolta la soluzione dell’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria trovata morta a Chiavari nel 1996 nello studio dove lavorava. Dopo tutti questi anni la procura di Genova ha indagato per omicidio una donna. A fare riaprire il caso è stata la tenacia della criminologa Antonella Pesce incaricata dalla famiglia di Nada insieme all’avvocata Sabrina Franzone. L’esperta ha riesaminato il fascicolo raccogliendo spunti investigativi che erano stati sottovalutati all’epoca.

“Fiducia nella giustizia e speriamo che finalmente la verità venga a galla”: questi i primi pensieri di Silvana Smaniotto madre di Nada Cella affidati all’avvocata Sabrina Franzoni alla notizia che c’è una persona indagata per l’omicidio 25 anni fa della figlia. “Siamo in una nuova fase istruttoria” afferma l’avvocata della famiglia Cella, Sabrina Franzoni. “Gli elementi raccolti sicuramente renderanno giustizia alla mamma di Nada Cella, al suo papà scomparso e ovviamente a lei uccisa a 25 anni”, conclude.

La storia di Nada Cella

Secondo gli investigatori della squadra mobile la donna indagata era invaghita del suo capo ma lui era innamorato della sua segretaria. L’uomo, quella mattina, potrebbe avere visto la presunta assassina uscire dall’ufficio ma l’avrebbe coperta in tutti questi anni. Nada Cella aveva 25 anni e venne uccisa la mattina del 6 maggio del 1996 in un appartamento di via Marsala a Chiavari, dove aveva lo studio il commercialista che venne indagato e poi prosciolto. La giovane donna venne colpita alla testa con un oggetto pesante che non è stato mai ritrovato.

Sono diversi gli elementi analizzati prima dalla criminologa Pesce Delfino e poi dagli investigatori della mobile che hanno portato la procura di Genova ella donna. La donna, 53 anni, era indagata fin dall’inizio ma poi archiviata subito. In casa gli investigatori dell’epoca avevano trovato alcuni bottoni in un cassetto uguali a quello ritrovato sotto il corpo della segretaria. Bottoni di una giacca maschile che la presunta assassina avrebbe tolto e conservato perché di valore.

Cosa accadde nel 1996

Due testimoni, quella mattina del sei maggio 1996, l’avrebbero vista passare dalla strada dello studio intorno all’ora del delitto. Lei aveva conosciuto il commercialista a un corso di ballo e poi lo avrebbe rivisto in alcune serate in discoteca. Secondo gli investigatori, la donna si sarebbe invaghita del commercialista e avrebbe cercato di prendere il posto di Nada come segretaria. Per entrare nelle sue grazie. Dopo l’omicidio ha lasciato Chiavari per trasferirsi in Piemonte. Nel 2016 assunta come maestra elementaree poi licenziata a inizio 2017 per un provvedimento disciplinare. A mancare è l’ultimo tassello ovvero quello del Dna.