Nadia Toffa, morire di cancro a 40 anni. Il 60% dei pazienti con tumore sopravvive 5 anni

di Alessandro Avico
Pubblicato il 16 Agosto 2019 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA
Nadia Toffa, morire di cancro a 40 anni. Il 60% dei pazienti con tumore sopravvive 5 anni

Nadia Toffa (foto Ansa)

ROMA – Morire di cancro a 40 anni. La morte di Nadia Toffa, personaggio pubblico televisivo e molto amato, ha evidenziato ancora una volta quanto sia quasi impossibile curare un tumore. Le percentuali di sopravvivere sono basse e soprattutto dipendono da tumore a tumore. Ma in media, togliendo quelli alla prostata o al seno, la sopravvivenza nel 60% dei pazienti con un cancro, non supera i 5 anni.

“Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia”, dice Stefania Gori, presidente degli oncologi dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica. La donna è stata interpellata dall’agenzia Agi sulla malattia che ha colpito dal 2017 la storica inviata e conduttrice de Le Iene, morta a 40 anni dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro al cervello. 

“Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze – ammette l’oncologa – ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi. In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti – osserva Gori -, il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%”. Il cammino è ancora lungo ma oggi, proprio grazie alla ricerca, si comincia a parlare di guarigione, “un concetto che fino a due anni fa non si prendeva in considerazione”.

“C’è un esercito di persone – sottolinea la presidente dell’Aiom – che hanno avuto un tumore e che oggi sono vive in Italia e sono oltre 3 milioni e 400mila”. Ma quand’è che ci si può considerare guariti? “Una certa quota di pazienti – spiega Gori – può essere considerata guarita perché ha raggiunto, dopo un numero di anni dalla diagnosi che è diverso a seconda della neoplasia dalle quale era affetto, la stessa aspettativa di vita di una persona della stessa età e dello stesso sesso che non ha mai avuto un tumore”. (Fonte Agi).