Napoli, annuncia il suicidio su Facebook e gli amici non gli danno retta

Pubblicato il 10 Ottobre 2009 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA

Non si danno pace gli amici di Carlo, il quindicenne che si è tolto la vita nel suo appartamento del quartiere Sant’Antonio a Torre del Greco, in provincia di Napoli, forse perché vittima di un profondo disagio psicologico. I diversi segnali lanciati dal ragazzo che frequentava la terza A dell’istituto Nautico “Cristoforo Colombo” non sono stati recepiti dagli amici, soprattutto da chi frequentava la sua stessa classe.

Già tre giorni prima del tragico gesto il ragazzo aveva scritto sulla sua bacheca di Facebook frasi del tipo “Sto arrivando all’aldilà”, con una sorta di conto alla rovescia: «Avevamo pensato – dicono oggi i compagni di classe – che si trattasse di una ricorrenza particolare, forse addirittura del compleanno. Mai avremmo pensato a una cosa del genere». Poi ricordano l’ultimo messaggio lasciato nel suo profilo: “Addio a questo mondo crudele” pochi istanti prima di togliersi la vita. «Ma già in quel momento era troppo tardi – dice un amico in lacrime – quando abbiamo saputo che Carlo si era ucciso non potevamo crederci».

I segnali lanciati dal quindicenne non sono stati recepiti neppure dai genitori, che hanno appreso i messaggi su facebook solo dopo la morte del giovane. Neppure dagli amici del gruppo scout e dai tifosi della Turris, la squadra di calcio che Carlo seguiva assiduamente. Nessuno aveva capito che quelle frasi erano una vera e propria comunicazione della sua decisione di uccidersi. Il giovane è stato trovato dal padre, un dipendente comunale, impiccato nella sua camera: per compiere questo estremo gesto, il quindicenne ha usato una cintura.