Napoli, il complice del ragazzo ucciso: “Lui non ci ha detto di essere un carabiniere”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2020 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, il complice del ragazzo ucciso: "Lui non ci ha detto di essere un carabiniere"

Napoli, il complice del ragazzo ucciso: “Lui non ci ha detto di essere un carabiniere” (Foto Ansa)

NAPOLI – “Non avevamo i soldi per andare a ballare, per questo abbiamo deciso di fare la rapina. Lui non ci ha detto di essere un carabiniere”. Sono queste le parole del 17enne complice del ragazzo di 15 anni ucciso a colpi di pistola dal carabiniere durante un tentativo di rapina nel quartiere Santa Lucia a Napoli.

“Guidavo il motorino, ma non è mio. Mi sono fermato a due, tre metri dalla macchina del ragazzo, Ugo è sceso, gli ha chiesto l’orologio, lui ha fatto il gesto, come per sfilarselo, e a quel punto ha sparato. Ma no, non ha detto di essere un carabiniere”. Questa quindi la ricostruzione della dinamica fatta in caserma davanti ai carabinieri dal 17enne.

Assistito dall’avvocato Mario Bruno, che non lo ha mia lasciato, ha detto ancora: “Un primo colpo ha raggiunto Ugo al petto tanto da farlo sbalzare indietro. Si è girato per tornare verso di me – ha aggiunto il 17enne – Il secondo proiettile, però, lo ha preso alla testa. Altri due colpi sono stati esplosi, credo verso di me e infatti sono scappato via. Sapevo che per Ugo non ci sarebbe stato nulla da fare, ho corso fino a casa di mia nonna. Lì i carabinieri mi hanno trovato dopo un paio d’ore”.

Il carabiniere indagato per omicidio volontario.

Il carabiniere che ha sparato al rapinatore di 15 anni è indagato per omicidio volontario. Questa la decisione della Procura di Napoli per la morte del 15enne che nella notte tra sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo armato di pistola giocattolo, a cui era stato tolto il tappo rosso perché sembrasse vera, ha rapinato il militare di 23 anni, che sotto la minaccia dell’arma ha risposto sparando. Il 15enne, colpito due volte dall’arma del militare, è deceduto per le gravi ferite riportate. La vittima era con un 17enne che è stato fermato con l’accusa di tentata rapina. A fornire le informazioni più preziose riguardo quanto accaduto quella notte in via Generale Orsini, nella zona di Santa Lucia, a Napoli, saranno i risultati dell’esame autoptico, gli esami balistici ed eventuali immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona. (Fonte Ansa).