Napoli, consigliere Pino De Stasio si spoglia contro omofobia: foto censurate su Facebook

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2017 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, consigliere Pino De Stasio si spoglia contro omofobia: foto censurate su Facebook

Napoli, consigliere Pino De Stasio si spoglia contro omofobia: foto censurate su Facebook

NAPOLI – Si è spogliato per protestare contro l’omofobia, ma le sue foto sono state censurate su Facebook. Protagonista della vicenda è Pino De Stasio, consigliere comunale di Napoli, omosessuale dichiarato, musicista e intellettuale che ha scelto per esporre le sue idee un’immagine parzialmente nuda dal nobile messaggio, ma che il social network di Mark Zuckerberg non ha gradito.

Giuliana Covella sul quotidiano Il Mattino scrive che il consigliere De Stasio ha scelto delle pose in cui le parti intime rimanevano coperte, un modo per perorare la sua causa contro l’omofobia donando la sua immagine per la copertina del libro di antonio Mocciola, ma Facebook le ha censurate dopo che le ha pubblicate sulla sua pagina personale:

“Purtroppo Fb ha censurato la mia immagine parzialmente nuda – spiega De Stasio – insieme alla locandina di invito per la presentazione del libro/antologia di Antonio Mocciola, contro le frasi sull’omofobia. Un atto che non comprendo e che sarà stato segnalato sicuramente da qualche represso”.

“Ma – avvisa il consigliere – chi vuole vedere l’anteprima può farlo sul mio profilo Instagram “destasio60”, dove troverà quello che fb ha rimosso. Che orrore!”.

Mocciola ha poi rincarato la dose, aggiungendo il suo commento alle parole di De Stasio:

“Sarebbe molto divertente, se non fosse drammatico. Pur tollerando allegramente gruppi contro neri, donne, gay, meridionali e nani, Facebook trova il tempo di censurare la foto (castissima) di Pino De Stasio con la locandina del mio libro. Ovvio che sia stata la segnalazione di qualche mente eccelsa. Nessun problema. A maggior ragione, ora più che mai, “Addosso” (come il titolo del volume in uscita).

Sono sconvolto da questo fascismo telematico. Per cui uno scrive un libro contro l’omofobia e sceglie una copertina dove non c’è nessun nudo volgare, anzi. E Fb mi ha bloccato per 24 ore, perché sono arrivate segnalazioni di contenuti inappropriati, come mi è arrivato nella notifica sul mio profilo. Un Paese che va all’incontrario e verso il Medioevo che asfissia tutte le forze positive e propositive. Questo è l’ennesimo schiaffo al movimento omosessuale, altro che lobby, è ancora una volta repressione”.