Napoli, consigliere regionale Luciano Passariello (FdI) indagato. Procura: “Corruzione e traffico rifiuti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2018 - 16:47| Aggiornato il 16 Febbraio 2018 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, consigliere regionale Luciano Passariello (FdI) indagato. Procura: "Corruzione e traffico rifiuti"

Napoli, consigliere regionale Luciano Passariello (FdI) indagato. Procura: “Corruzione e traffico rifiuti”

NAPOLI – Luciano Passariello, consigliere regionale Fdi in Campania e candidato alla Camera per le elezioni politiche del 4 marzo, sarebbe indagato per corruzione e traffico di rifiuti dalla Procura di Napoli. La notizia riportata dall’Ansa e da Repubblica è trapelata il 15 febbraio. Il candidato di Fdi sarebbe indagato nell’ambito dell’inchiesta in cui è coinvolta anche la Sma, società regionale per la tutela all’ambiente, e gli agenti dello Sco giovedì 15 hanno eseguito perquisizioni presso gli uffici regionali.

Passariello, napoletano, 57 anni, siede in Consiglio regionale dal 2005, prima nelle fila di Forza Italia, poi in quelle del Pdl; alle ultime regionali si è candidato ed è stato rieletto nelle liste di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni lo ha candidato alle politiche a Napoli, sia in un collegio uninominale (Napoli 6) sia come capolista nel proporzionale.

Tra gli indagati figurerebbero anche altri esponenti del centrodestra ed anche, stando a quanto scrive il Corriere, Roberto De Luca, l’assessore Pd al Bilancio del Comune di Salerno, figlio di Vincenzo, potente governatore della Campania. Entrambi sono indagati per corruzione insieme con una decina di persone e per Passariello c’è anche l’accusa di finanziamento illecito:

“Sono due i capitoli di indagine: uno riguarda la Sma, società partecipata della Regione, e le ‘commesse’ per lo stoccaggio delle scorie; l’altra si concentra sulla montagna di ecoballe che il presidente De Luca si è impegnato ad eliminare e per cui alcune gare pubbliche sono già state effettuate”.

L’inchiesta è condotta dai magistrati della Dda e della sezione reati contro la pubblica amministrazione, in particolare dal procuratore Giovanni Melillo con l’aggiunto Giuseppe Borrelli, i sostituti Celeste Carrano, Henry John Woodcock, Ilaria Sasso del Verme, Ivana Fulco e Sergio Amato.