Napoli, festini gay con i preti. Il giovane conferma tutto in Procura

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2017 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, festini gay con i preti. Il giovane conferma tutto in Procura

Napoli, festini gay con i preti. Il giovane conferma tutto in Procura

NAPOLI –  Ha confermato tutto in Procura, il ventottenne che in un’intervista al quotidiano Il Mattino rivelò lo scandalo a luci rosse della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone a Napoli, alle spalle della centralissima Piazza del Plebiscito.

Il giovane riferiva, e lo avrebbe ribadito anche ai militari della Guardia di Finanza, di essere stato adescato da un sacerdote per partecipare a festini gay. Il ragazzo, che ha dichiarato di avere preso parte a numerosi incontri sessuali con un prete, avrebbe anche ottenuto 20-30 euro ad appuntamento. La relazione avrebbe avuto inizio sul web e poi sarebbe andata avanti per diverso tempo, con due-tre appuntamenti al mese. Poi si sarebbe interrotta, per volere dello ragazzo, circa quattro-cinque mesi fa.

L’inchiesta affidata al sostituto procuratore Clelia Mancuso del pool specializzato in reati contro le fasce deboli coordinato dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, punta ad accertare quali e quante siano le persone coinvolte. L’inchiesta potrebbe portare alla formulazione di ipotesi di reato solo nel caso emergesse il coinvolgimento di minori oppure vicende di sfruttamento o induzione alla prostituzione.

Al quotidiano Il Mattino, oggi il ventottenne ha detto: “Ai finanzieri ho raccontato e confermato tutto: sì, è vero, ho più volte avuto incontri sessuali con i preti”.

 

Tutto avrebbe avuto origine da una lettera e un carteggio allegato fatti pervenire nell’abitazione privata di un vescovo ausiliare che ha poi sottoposto il materiale all’esame della Curia Arcivescovile. Non è ancora chiaro chi siano i sacerdoti coinvolti, ma su questo c’è il massimo riserbo.

Il ventottenne ha descritto il sacerdote come una persona gentile e disponibile ma che, a un certo punto della relazione, avrebbe assunto un atteggiamento più pressante. Nell’intervista si rimanda anche a una chat – frequentata da preti e frati – sulla quale, oltre ad offrire conforto spirituale, si combinerebbero anche incontri a sfondo sessuale. Anche un altro sacerdote, che frequenta la chat di cui parla il ventottenne, dice di avere ricevuto avances quando era collegato on-line: tentativi di approccio sempre respinti al mittente.

Un caso analogo a quello di Napoli, ma che coinvolgerebbe minorenni, è stato segnalato nella sede di Benevento dell’associazione Meter onlus, di don Fortunato Di Noto, che da anni si batte contro gli abusi sui minori. Anche in questo caso si fa riferimento a un sacerdote. Un dossier è stato subito inviato alla magistratura.