Napoli-Genoa rischia di diventare la nuova Atalanta-Valencia. Questa volta il possibile focolaio non tra il pubblico, che non c’è, ma tra i calciatori.
Napoli-Genoa sarà un nuovo focolaio? Il rischio c’è visto che in casa Genoa ci sono 14 positivi al coronavirus. Si tratta sia di 11 calciatori e di 3 dirigenti. Così la partita di domenica scorsa contro il Napoli rischia di diventare proprio un focolaio, un po’ come successe con Atalanta-Valencia a San Siro. Questa volta però non si tratta di un contagio tra il pubblico, ma tra i giocatori.
A Napoli sono preoccupati. Oggi tamponi per tutti i calciatori e tutto lo staff. In attesa di un risultato si spera non allarmante. Ma il rischio che il campionato si fermi di nuovo non è del tutto da scartare.
Per esempio, domenica sera si gioca Juventus-Napoli. Cosa accade se anche mezzo Napoli risulta positivo? Partita rinviata? E tutti gli altri positivi in Serie A? Basta davvero l’isolamento dei calciatori positivi oppure occorrono altri tipi di misure?
La regola dell’Uefa c’è, in Serie A ancora no
Mentre l’Uefa ha stabilito un tetto di 13 calciatori contagiati per portare al rinvio (non alla sconfitta a tavolino) di una partita di Coppa, in Italia invece non è stato ancora fissato un limite. Quindi al momento, in assenza di una normativa precisa, Genoa e Torino sabato alle 18 si dovrebbero giocare regolarmente. A meno che nei prossimi giorni la Lega di Serie A non decida diversamente. Il match in quel caso verrebbe spostato in infrasettimanale.
Napoli-Genoa focolaio? Perché 2 giorni prima erano tutti negativi?
Lo chiede il professor Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “Se tutti quei test erano negativi un paio di giorni fa, e ora invece sono tutti positivi, mi chiedo se la società abbia fatto immediatamente riscontri di questi test. Qualche punto di domanda sulla faccenda poi sorge. Mi è già capitato in questi mesi vedere un’epidemia di positività che non si è rivelata tale, può capitare che sia un errore di laboratorio. Tutto questo necessita di una conferma. Mi sarei aspettato più gradualità e non questa contemporaneità. La situazione per ora si deve valutare con cautela”.
E il Napoli? “Serve tempo per eventuali positivi nel Napoli – spiega Galli. All’aperto, comunque, ci sono minori possibilità di contagio”. Galli ha però escluso che si possa già ipotizzare a breve la sospensione della Serie A: “Purtroppo in questo momento bisogna capire bene come siamo messi nello sviluppo dell’epidemia rispetto allo svolgimento del campionato. Non penso che si debba ritenere che si possa bloccare tutto da un momento all’altro” (Fonti Ansa e Gazzetta dello Sport).