Napoli. Mentre è in chemioterapia il Comune la sfratta e le mura la porta di casa

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA

Era andata in ospedale per una seduta di chemioterapia, ma in sua assenza il Comune l’ha sfrattata e ha murato l’ appartamento occupato. Silvana Sardella, 49 anni, affetta da tumore e da sindrome di schizofrenia, viveva da molti anni insieme alla sorella Concetta, 60 anni, in un appartamento in via Michele Guadagni, nel quartiere di San Carlo all’Arena, alloggio di servizio del circolo didattico “Alberto Mario” del quale il padre è stato il custode fino al 1990.

Quando ha fatto ritorno a casa, insieme alla sorella poco prima di mezzogiorno, ha trovato la polizia e non ha potuto rientrare in casa. “Il Comune ha dato esecuzione ad un’ ordinanza di sgombero del 23 dicembre 2009 – afferma il commissario dell’ Unione consumatori di Napoli, Giovanni Citarella – nonostante la sospensiva concessa dal Tar della Campania l’ 8 aprile scorso”.

Una denuncia nei confronti del Comune di Napoli è stata preannunciata dal legale dell’ Unc, Serena Chianese, per inottemperanza della decisione del Tar. “Il Tar – afferma l’ avvocato – ha disposto la sospensione dello sfratto ‘fino all’ assegnazione alle ricorrenti di un alloggio idoneò da parte del Comune. Invece all’ assessorato al patrimonio non ci hanno neanche risposto al telefono”.

Secondo il Comune le due sorelle Sardella non avrebbero titolo ad occupare l’ alloggio destinato al custode della scuola. L’ Unione consumatori replica citando una delibera comunale del 2 luglio 1974 che disponeva l’ assegnazione di un’ abitazione ai legittimi eredi di custodi di edifici comunali ed afferma che il padre delle sorelle Sardella aveva presentato domanda per l’ assegnazione di un’ abitazione nel 1991.

Un primo tentativo di sgombero compiuto il 3 febbraio scorso era fallito in seguito alla constatazione della condizioni di salute di Silvana Sardella. Poi il Tar l’ 8 aprile aveva concesso la sospensiva che – secondo l’ Unione consumatori ed il legale delle due sorelle – sarebbe stata ottemperata dal Comune. L’ edificio che ospita l’ appartamento occupato dalle due sorelle dovrebbe essere destinato alla direzione della scuola “Alberto Mario”.