Napoli, quinto giorno disagi: bus guasti, meno di un terzo in strada. Aggredita un’autista

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Marzo 2017 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, quinto giorno disagi: bus guasti, meno di un terzo in strada. Aggredita un'autista

Napoli, quinto giorno disagi: bus guasti, meno di un terzo in strada. Aggredita un’autista

NAPOLI  – Quinto giorno di disagi a Napoli, per mancanza di bus dell’Anm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico partenopeo. Molti pullman stanno però rientrando nei depositi di via Cavalleggeri, del “Garittone” e di via Nazionale delle Puglie per guasto e il numero dei bus in servizio sta calando rapidamente. Intanto un’autista della linea 178 ha accusato un malore dopo essere stata aggredita verbalmente dagli utenti stufi di attendere l’arrivo del bus alla fermata Piscinola di Napoli. La conducente, partita da piazza Carlo III, in stato di choc ha chiesto aiuto ai colleghi che l’hanno accompagnata in ospedale. Intanto, secondo fonti sindacali, gli autobus in servizio al momento sarebbero meno di cento, su 320 programmati.

“Molti bus, appena rientrati, per problemi meccanici – dice un sindacalista – sono stati riparati in tempo record, un vero miracolo, e rimessi subito in strada”. “Voglio sottolineare – puntualizza – che durante il weekend in via Nazionale delle Puglie lavorano non più di quattro meccanici: si tratta di vere e proprie riparazioni miracoli”.

Sovraffollate le corse della linea 1 della metro sulle quali si sta riversando l’utenza che di solito prende gli autobus. Due sindacati – Cgil e Usb – non hanno sottoscritto l’accordo con l’Anm perché, a loro avviso, “non ci sono segni reali della volontà di procedere nella lotta agli sprechi che, secondo noi, sono il vero problema dell’azienda”.

A Napoli sul trasporto pubblico “mancano parecchie cose, non c’è un problema di trasferimenti”, ha detto il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “C’è un fiume di soldi che arriva; a noi sono arrivati i soldi importanti nel Patto per la Campania. Poi c’è stato un secondo Patto, quello per Napoli, che era il Patto per la città ma anche per la provincia di Napoli. Ognuno ovviamente fa le sue scelte e sceglie le sue priorità, per quello che ci riguarda abbiamo fatto le nostre scelte”, ha aggiunto.

De Luca, intervenendo a margine della consegna di 25 nuovi autobus per il trasporto pubblico locale a Napoli e provincia, ha sottolineato che la Regione ha risanato l’Eav anche attraverso rapporti istituzionali con il governo: “Noi – ha detto – ci abbiamo messo 16 mesi senza fare chiacchiere per risanare l’Eav e tirarla fuori da una situazione debitoria di 600 milioni di euro”. De Luca ha spiegato che la Regione è impegnata ad “ammodernare tutto il sistema di trasporto pubblico. L’Eav ricomincia il suo cammino per diventare la prima azienda di trasporto pubblico d’Italia, grazie al bilancio risanato abbiamo un attivo di bilancio e ci siamo liberati del peso del macigno dei seicento milioni di euro di debiti. Il problema è lavorare in concreto”.