Napoli. Rapine per “eccitarsi”: così la baby gang vinceva la noia

Pubblicato il 12 Maggio 2012 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Non agivano per necessita' economica, ma solo per ''vincere la noia'', per ''avvertire l' eccitazione e l'adrenalina del momento''. Lo hanno confessato ai carabinieri i tre componenti di una baby-gang che si era specializzata in rapine ai coetanei diretti al parco giochi di ''Edenlandia''.Il capo della banda ha 17 anni e precedenti penali per una rapina compiuta nel 2011; gli altri due, 16enni, sono incensurati.

Le vittime venivano bloccate su una lunga passerella al viale Kennedy, che serve da attraversamento pedonale per l'accesso al parco giochi. Alla rapina di denaro, telefoni cellulari ed i-pod, compiuta sotto la minaccia di coltelli a serramanico, seguiva una specie di rituale. Il rapinato veniva costretto ad inginocchiarsi, oppure a sedersi a terra. Poi veniva deriso, umiliato, e minacciato di rappresaglie se avesse sporto denuncia.

Almeno tre – secondo i carabinieri della stazione di Bagnoli – sono state le rapine compiute dalla banda tra il 21 ed il 26 aprile. Per identificarli, i militari hanno monitorato e fotografato gli adolescenti sospetti che si aggiravano nei pressi di ''Edenlandia'' e poi hanno mostrato le immagini ai rapinati, che hanno riconosciuto i tre.

Nelle perquisizioni domiciliari sono stati sequestrati due coltelli a serramanico del tipo utilizzato dalla banda. Il 17enne e' stato trasferito nell'Istituto penale per minori di Nisida, i due 16enni sono stati inviati in una comunita' di recupero.

''Questo tipo di comportamenti – dice la neuropsichiatra infantile Annamaria Nazzaro, dell'Asl Roma F – rientra nella tipologia del bullismo. Si praticano estorsioni o rapine a coetanei per auto-affermarsi e sentirsi superiori. Come i componenti del branco che commette violenze gratuite sui passeggeri del metro' i rapinatori di Edenlandia praticano l' etero-lesionismo, agiscono in maniera estrema perche' non hanno altro modo per affermare la loro personalita' destrutturata'.

Naturalmente sono del tutto vuoti di principi e di valori, ma se anche avessero alle spalle una famiglia salda sui principi, non sarebbero in grado di metterli in pratica''.

Alla base di questi comportamenti ci sono fattori culturali ? ''Si tratta di forme di devianza psicologica nelle quali c' e' un elemento genetico fondamentale, ma non trascurerei l'impatto che su un minore ha il risalto dato dai mass-media a queste imprese, che induce all' emulazione per diventare famosi''. Quanto conta l'esempio del capo-banda ? ''Molto. Lui ha una personalita' sicuramente deviata. I gregari lo seguono perche' vedono in lui un condottiero che e' capace di guidarli nella volonta' di autoaffermazione''.