Napoli/ Riceve 120mila euro in cambio di falsa perizia in un processo per camorra. Arrestato Alberto Fichera

Pubblicato il 13 Luglio 2009 - 19:03| Aggiornato il 14 Luglio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Avrebbe fornito perizie false in un processo, facendosi pagare centinaia di migliaia di euro. È stato arrestato a Napoli il professore universitario Alberto Alfio Natale Fichera con l’accusa di corruzione.

Il professore universitario, docente di Ingegneria a Catania, venne nominato perito da una Corte d’assise nell’ambito di un processo in primo grado per un duplice omicidio di camorra. Secondo l’accusa avrebbe prodotto una falsa perizia in cambio di 120mila euro, facendo scagionare il mandante dell’esecuzione.

La vicenda riguarda uno scambio di favori tra Aniello Bidognetti, uno dei boss della fazione dei Casalesi, e Antonio Cimmino, boss del clan Egemone nel quartiere napoletano dell’Arenella. I due, diventati amici in carcere, si sono scambiati sicari.

Nell’aprile 1999, Aniello Bidognetti ha mandato il figlio e un altro suo uomo per tendere un agguato mortale a due detenuti in semilibertà che Cimmino voleva uccidere.

Bidognetti però, era sotto controllo attraverso intercettazioni telefoniche così come Cimmino, e le conversazioni con gli affiliati in merito a questo duplice omicidio sono state ascoltate dalle forze dell’ordine. Poco dopo sono partiti gli arresti.

Nel processo di primo grado Fichera avrebbe prodotto una perizia nella quale ha sottolineato che la voce verbalizzata come quella di Bidognetti, per gli inquirenti inconfondibile perché gutturale, non gli apparteneva. Mandanti e sicari vengono assolti.

La polizia ha accertato che il professore sarebbe stato pagato 120mila euro per produrre la falsa perizia, in un’indagine partita grazie alla testimonianza di tre pentiti.