Napoli: “fascicoli processi manomessi o spariti in cambio di soldi”. 26 arresti

Pubblicato il 15 Gennaio 2013 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Napoli: “fascicoli processi manomessi o spariti in cambio di soldi”. 26 arresti

NAPOLI – Napoli, ventisei tra avvocati, cancellieri degli uffici giudiziari e un ispettore di polizia sono stati arrestati con l’accusa di aver manomesso e occultato fascicoli di processi in cambio di mazzette. Tra le misure cautelative, per tre è scattato il carcere, per 22 gli arresti domiciliari e per uno una misura interdittiva.

Le accuse sono di associazione a delinquere, corruzione in atti giudiziari, violazione del segreto istruttorio, occultamento di fascicoli processuali ed accesso abusivo ai sistemi informatici. I reati sarebbero stati commessi in particolare presso la Corte d’Appello e il Tribunale di Sorveglianza. Secondo la procura, dall’indagine emerge uno schema ricorrente. Alcuni funzionari o commessi degli uffici giudiziari, su sollecitazione di avvocati, avrebbero compiuto interventi illeciti su alcuni fascicoli, sottraendo parte degli atti o occultandoli completamente, in cambio di denaro o altre regalie, in modo da condizionare il normale iter giudiziario.

Dalle intercettazioni, sottolineano gli inquirenti, si evince l’esistenza di una vera e propria organizzazione, definita come ”rete corruttiva”. La misura interdittiva riguarda un consulente tecnico iscritto all’albo della procura e del tribunale: su incarico di un avvocato e dietro pagamento di mazzette avrebbe redatto perizie psichiatriche d’ufficio compiacenti a favore di un indagato gravato da numerosi procedimenti penali.

Ai domiciliari è finito invece un ispettore di polizia del commissariato Vicaria-Mercato, che – secondo le accuse – avrebbe avuto il compito di sostituire le relazioni negative redatte dal commissariato su richiesta del tribunale di sorveglianza con false relazioni positive, al fine di far ottenere ai condannati provvedimenti favorevoli nonostante l’esistenza di motivi ostativi.