Straniero nato e cresciuto in Italia ma down? A 18 anni niente cittadinanza

Pubblicato il 29 Gennaio 2013 - 12:29| Aggiornato il 12 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  I giovani stranieri down, nati e cresciuti in Italia, non possono diventare cittadini italiani. Non sono considerati idonei a presentare la richiesta di cittadinanza dopo aver compiuto 18 anni. E quindi non possono aspirare ad averla. La notizia viene riportata dal Corriere della Sera.

“Lo scoglio sta nel giuramento, spiega Gaetano De Luca, avvocato della Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), passaggio imprescindibile quando si vuole ottenere la cittadinanza per un diciottenne straniero nato in Italia. Si tratta di un atto personalissimo e dunque nessuno, neanche il genitore o un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale, può pronunciarlo per conto di un figlio o di un tutelato. Purtroppo, questo non è l’unico caso di cui siamo a conoscenza”.

A sollevare il caso era stata la madre albanese di un ragazzo down nato e cresciuto in Italia. “Mio figlio è nato qui e ha appena compiuto 18 anni ma è affetto dalla sindrome di down. Può diventare cittadino italiano entro il compimento del suo diciannovesimo compleanno? Posso presentare io per lui la domanda al Comune di residenza?”. Ma la domanda è stata respinta, perché il ragazzo down è considerato “incapace di intendere e di volere”, e quindi non idoneo a presentare la richiesta.

Sul caso si pronuncerà il Tar del Lazio. La sentenza potrebbe fare giurisprudenza. Anche perché se le cose restano così la cittadinanza ai diciottenni nati e cresciuti in Italia rischia di diventare una concessione dello Stato più che un diritto.