Nave veleni, per Grasso “caso è chiuso”. Prestigiacomo: “A Cetraro relitto del 1917”

Pubblicato il 29 Ottobre 2009 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

nave_veleniFino a 300 metri di profondità e per un raggio di 7 chilometri sono da «escludere tracce di contaminazione radioattiva, il caso è chiuso». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a proposito dei rilievi fatti sul relitto affondato a largo di Cetraro, in provincia di Cosenza. Grasso ha parlato in una conferenza stampa assieme al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

La nave passeggeri “Catania”, ha spiegato la Prestigiacomo, fu costruita a Palermo nel 1906 e silurata nel corso della I Guerra Mondiale da un sommergibile tedesco il 16 marzo 1917.

Grasso ha detto che si possono dare «le prime rassicurazioni sugli esiti degli accertamenti attorno al relitto a largo di Cetraro, ma certo queste rassicurazioni non possono bastare per rassicurare la popolazione calabrese, quella italiana, e i turisti che così numerosi vengono in questa regione».

Il procuratore antimafia ha aggiunto che il suo ufficio «darà impulso ad ulteriori indagini e anche a quelle già esistenti ma è necessario recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella magistratura».

«Serve certo un programma organico di interventi, per la Calabria – ha proseguito Grasso – per accertare se vi è necessità di bonifiche alle quali procedere con risorse adeguate».

Grasso ha assicurato che il suo ufficio darà tutto il necessario impulso alle indagini, comprese quelle già in corso. Tuttavia il procuratore ha sottolineato che finora «si è certamente causata una vittima: l’area di Cetraro e la Calabria. Perché gli operatori turistici guardano con timore alla prossima stagione, perché la popolazione si sente in pericolo temendo per le condizioni di salute, perché i pescatori hanno smesso di pescare».