‘Ndrangheta: deve scontare pena per omicidio, arrestato Nicola Arena

Pubblicato il 19 Agosto 2010 - 17:41 OLTRE 6 MESI FA

I carabinieri del Comando provinciale di Crotone hanno arrestato giovedì mattina, a Isola Capo Rizzuto, Nicola Arena, di 28 anni. L’uomo, ritenuto un elemento di spicco dell’omonima cosca, deve scontare una condanna a 18 anni di carcere per associazione mafiosa e per l’omicidio di Pasquale Nicoscia, ucciso l’11 dicembre 2004.

L’arresto di Arena è stato disposto dal gup di Catanzaro su richiesta del pm della Dda Salvatore Curcio. La condanna di Arena è giunta il 30 luglio scorso a conclusione del processo con rito abbreviato relativo all’operazione ”Ghibli” portata a termine il 21 aprile 2009 con l’arresto, da parte dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Crotone, di 16 persone ritenute legate alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto.

Contestualmente, furono eseguiti nei confronti di alcuni degli indagati sequestri preventivi di beni mobili, tra cui alcune auto blindate utilizzate nel corso della guerra di mafia, e immobili. I provvedimenti erano il risultato di un’indagine avviata nel 2004 dal Ros sulla cosca Arena, coinvolta all’epoca, insieme alla cosca Dragone di Cutro, in una violenta contrapposizione con le cosche Nicoscia e Grande Aracri, attive nella stessa area.

Le indagini, oltre a chiarire alcuni fatti di sangue compiuti in quel periodo, hanno permesso di documentare documentate le attivita’ estorsive delle cosche nei confronti di commercianti ed imprenditori locali. L’inchiesta ha anche confermato il rilievo della cosca Arena nel panorama ‘ndranghetista della provincia di Crotone ed i collegamenti con le maggiori cosche del reggino e del vibonese. Pasquale Nicoscia, elemento di vertice dell’omonimo clan, fu ucciso a Isola Capo Rizzuto, omicidio che, secondo l’accusa, fu la risposta all’omicidio di Carmine Arena, ucciso nell’ottobre del 2004 con alcuni colpi di bazooka sparati contro l’auto blindata che lo stava riportando a casa.

Nicola Arena pochi giorni dopo l’arresto, nel maggio 2009, era stato scarcerato per ordine del Tribunale della liberta’ di Catanzaro che aveva ritenuto mancanti i gravi indizi di colpevolezza. La scarcerazione fu poi annullata dalla Corte di cassazione. Il 30 luglio scorso, infine, è giunta la condanna a 18 anni di carcere e stamani Arena e’ stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Crotone, unitamente a quelli della compagnia di Crotone e dello squadrone eliportato ”cacciatori” Calabria di Vibo Valentia.