'ndrangheta, pentita Pesce: “Contatti con il giudice Carnevale”

Pubblicato il 22 Maggio 2012 - 22:24 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO CALABRIA, 22 MAG – La cosca Pesce della 'ndrangheta aveva rapporti con il giudice della Corte di cassazione, Corrado Carnevale, al quale si rivolgeva per ottenere scarcerazioni dei propri affiliati. Lo ha rivelato la pentita Giuseppina Pesce nella deposizione fatta nel corso dell'udienza del processo alla cosca svoltasi nell'aula del carcere di Rebibbia. ''I contatti con Carnevale – ha detto la pentita – avvenivano tramite mio suocero, Gaetano Palaia, che era suo amico''.

I contatti tra Palaia e Carnevale, secondo quanto ha riferito Giuseppina Pesce rispondendo alle domande del Pm, Alessandra Cerreti, sarebbero andati avanti fino al 2005.

''Dopo che Carnevale lascio' il suo incarico – ha detto la pentita – mio suocero rifiuto' qualsiasi altra richiesta di intervento sostenendo che non poteva fare piu' niente perche' non aveva i contatti di prima con la Cassazione e questo rendeva impossibile qualsiasi tentativo ulteriore di intercessione''.

La pentita ha parlato anche dei contatti che la cosca Pesce avrebbe avuto con un funzionario del Dap per ottenere il trasferimento del padre, Salvatore, da un carcere del nord in Calabria. ''Mi risulta – ha detto la pentita – che ci sono stati due diversi interessamenti col funzionario del Dap attraverso un avvocato di Milano ed un altro avvocato di Palmi, ma poi il trasferimento non e' avvenuto''.