‘Ndrangheta a Varese, 34 arresti. Le cosche puntavano ai parcheggi di Malpensa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2019 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA
'Ndrangheta a Varese, 34 arresti. Le cosche puntavano ai parcheggi di Malpensa (foto d'archivio Ansa)

‘Ndrangheta a Varese, 34 arresti. Le cosche puntavano ai parcheggi di Malpensa (foto d’archivio Ansa)

ROMA – ‘Ndrangheta a Varese. La Direzione distrettuale antimafia di Milano e i carabinieri del comando provinciale del capoluogo lombardo dalle prime luci dell’alba stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 persone (32 italiani, un marocchino e una romena) nelle province di Milano, Ancona, Aosta, Cosenza, Crotone, Firenze, Novara e Varese.

I destinatari del provvedimento (27 in carcere e 7 ai domiciliari) sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, estorsione, violenza privata, lesioni personali aggravate, minaccia, detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (tutti aggravati perché commessi avvalendosi del metodo mafioso e al fine di agevolare le attività dell’associazione mafiosa), truffa aggravata ai danni dello Stato e intestazione fittizia di beni, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.

Secondo le accuse si sarebbe anche stabilito un legame tra l’ex sindaco di Lonate Pozzolo (Varese) e alcuni esponenti della ‘ndrangheta. L’elezione del sindaco, sempre secondo le accuse, sarebbe stata appoggiata da influenti famiglie calabresi che lo avrebbero aiutato in cambio di un assessorato alla nipote del boss Alfonso Murano, ucciso il 28 febbraio del 2006 a Ferno, sempre in provincia di Varese. Tra gli indagati anche un consigliere di Fratelli d’Italia e un perito che lavorava per la Procura di Busto Arsizio.

L’indagine (“Krimisa”) è partita nell’aprile 2017 e ha documentato la capacità dell’associazione di infiltrarsi negli apparati istituzionali dell’area di Varese. Gli investigatori hanno inoltre accertato che dalla seconda metà del 2016 era in corso un processo di ridefinizione degli assetti organizzativi della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, a seguito della scarcerazione di due boss in contrasto tra loro. 

I parcheggi di Malpensa.

Le cosche della ‘Ndrangheta secondo l’indagine puntavano ai parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa e alla costruzione di nuove attività commerciali in aree nei comuni adiacenti.

Il gip della procura di Milano ha disposto il sequestro di due parcheggi privati, “Malpensa Car Parking” e “Parking Volo Malpensa”, oltre a metà delle quote della società “Star Parkings”, che non si trovano nell’area aeroportuale. In totale il decreto ha consentito di sequestrare beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro.

Fonte: Ansa.