Sì ai negozi aperti domenica e festivi nelle città d’arte
ROMA – Che sia domenica o un giorno di festa nelle città d’arte i negozi possono restare aperti con orari molto più flessibili, almeno nelle città d’arte e nei Comuni turistici.
C’è anche questo nella manovra da 47 miliardi che in quattro anni dovrebbe portarci al pareggio di bilancio, in un’altra legislatura dunque nel 2014.
Stando a una misura “in via sperimentale”, secondo il Consiglio dei ministri, i negozi non sono tenuti a rispettare orari di apertura e chiusura, la chiusura domenicale e festiva e la mezza giornata di chiusura infrasettimanale.
Serrande aperte dunque a Venezia, Firenze o in altri comuni turistici. Lo scorso primo maggio proprio sui negozi aperti c’era stata una polemica. “Abbiamo ascoltato il presidente della Repubblica, credo abbia assolutamente ragione: i sindacati divisi sono sindacati più deboli”, aveva detto il segretario generale della Cgil.
“Insistiamo a dire che le differenze ci sono e non si superano facendo finta che non ci siano, ma dandosi nuove regole che permettano ai lavoratori di decidere. I temi della crisi del paese sono tutti là, le ragioni del nostro sciopero rimangono tutte – ha aggiunto – vista la manovra finanziaria e le politiche che il governo si appresta a fare”.