Roma. Latte in vena, morto neonato: 20 indagati al San Giovanni, nuova autopsia

Pubblicato il 24 Luglio 2012 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il piccolo Marcus è morto per un’iniezione di latte in vena al posto della soluzione fisiologica. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sul tragico errore e sono 20, 7 medici e 3 infermieri, gli indagati per omicidio colposo all’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma. Il neonato, morto il 29 giugno, sarà sottoposto ad autopsia, come disposto dalla Procura.

I medici e gli infermieri indagati erano tutti in servizio nel reparto di neonatologia quando al piccolo è stata somministrata la flebo letale. La Procura afferma che si tratta di un “atto dovuto per ricostruire i fatti e per risalire alle singole responsabilità”.

In un primo momento erano stati iscritti nel registro degli indagati solamente 7 medici, poi il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha deciso di estendere gli accertamenti anche agli infermieri.

E’ stata dunque disposta una nuova autopsia sul piccolo, che sarà svolta giovedì 26 luglio all’università di Tor Vergata dal medico legale Saverio Potenza. L’autopsia è stata richiesta dal magistrato come “atto di garanzia” per gli infermieri indagati, che potranno nominare dei consulenti e farli partecipare all’esame autoptico.

Ispettori: c’è la volontà di nascondere. Nella relazione degli ispettori si mette in evidenza, sulla base di risultanze, un ”clima di conflittualità tra il personale” e, “con riferimento al rischio clinico, carenze conoscitive diffuse”. Inoltre, gli ispettori spiegano che “emergono suggestioni che sembrano indicare la volontà di nascondere quanto avvenuto”.

Inoltre nella relazione degli ispettori del ministero della Salute risulta una ”lacunosa” redazione della cartella clinica del neonato. ”Il ”criterio della temporalità della scrittura della documentazione sanitaria non viene rispettato poiche’ mancano gli orari”. Inoltre risultano ”cancellature e modifiche”.