Il bimbo di due mesi che non si trova più, il piano dei genitori: “Dai che li freghiamo”

Pubblicato il 22 Luglio 2011 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA

ASCOLI – Denny Pruscino ha 30 anni e Katia Reginella ne ha 24: sono i genitori del piccolo Jason, il bimbo di 60 giorni appena che non si trova più. I vigili del fuoco hanno cercato e ricercato nei boschi di Folignano alla ricerca del piccolo dove la madre ha detto di averlo sepolto.

I due forse avevano un piano, una fuga all’estero per nascondere tutto. Sono stati arrestati, si è scoperto che hanno altri due figli “nati sani ma ridotti diversamente abili per le presunte botte”, scrive La Stampa. Nelle intercettazioni si legge la strategia di Denny: “Io vado in palestra, mi creo l’alibi e tu scappi…ti denuncio per scomparsa, chiamo l’avvocato, magari ci parla lui con i carabinieri, tu però devi sparire così li freghiamo”.

I due stanno attenti a non parlare al telefono, ma in macchina vengono captate le loro conversazioni e registrate: “Devi diventare brava a illudere la legge…scappa..tu non devi lavorare.Io resto così almeno lavoro”.  Nell’interrogatorio l’uomo invece ha detto: “Katia tolse Jason dalla busta, lo sostenne per i fianchi e lo lancio nella boscaglia. Poi tornammo a casa e mise i vestitini di Jason in buste di plastica che poi portò alla Caritas”.

Partorito il 9 maggio scorso da Katia che ieri ”pallida e stremata” secondo il suo legale, avv. Francesco Ciabattoni, ”determinata ma non completamente presente a se stessa”, secondo chi ne ha seguito l’interrogatorio ha ammesso con i carabinieri di Ascoli che il bimbo è morto a seguito di una caduta accidentale.

La donna ha detto che il piccolo le è scivolato di mano, che ha tentato di rianimarlo, ma inutilmente. Allora ha preso il corpicino ed è andata a seppellirlo distante dal luogo in cui abita, sotto un albero in una bosco a Catel Trosino. Ma le ricerche non hanno dato ancora alcun esito.

”Finalmente ce ne siamo sbarazzati, siamo davvero due menti criminali”. La donna, poi, avrebbe aggiunto: ”Adesso io scrivo una lettera in cui fingo di ammazzarmi e invece scappo in Svizzera”. E in effetti, quando è stata fermata, la donna aveva con sé una valigia: in Svizzera vive un fratellastro. Del piccolo non si avevano notizie da alcuni giorni. Per questo erano scattate le ricerche, anche perché quella di Katia e Denny è considerata una famiglia problematica, difficile.

I due si sono sposati il 26 giugno scorso, poco dopo la nascita di Jason. La coppia ha avuto altri due figli: una femmina che ora ha 3 anni e un bambino di 5, entrambi sottratti alla patria potesta’ dei genitori dal Tribunale dei minori di Ancona che proprio ieri aveva preso la stessa decisione per il terzogenito.

Il fratello maggiore è rimasto praticamente invalido dopo essere scivolato nella vasca mentre la mamma gli faceva il bagnetto, questa la versione della donna; la bambina sarebbe nata con un problema congenito (una stenosi ipertrofica del piloro) che in pratica le impediva di mangiare. La bimba era denutrita e per questo, per il legale, era stata portata dai genitori da diversi pediatri e specialisti nutrizionisti. Era stata poi operata nell’ospedale pediatrico Salesi di Ancona e successivamente anch’essa tolta ai genitori poiché ritenuti non in grado di crescerla. Sulla vicenda erano state aperte due inchieste, archiviate su richiesta dello stesso pm perche’ non erano emerse responsabilita’ a carico della coppia.

Per il più piccolino, i genitori si erano premurati di trovare un pediatra perché il bimbo aveva l’ittero. Un comportamento adeguato, che non lasciava presagire il dramma che si sta consumando ora. Il bimbo piangeva, ricorda ora un vicino, poi, all’improvviso, il silenzio.

Denny e Katia hanno deciso di prendere due avvocati diversi:  La donna continua ad essere seguita dall’avv. Francesco Ciabattoni, che l’ha assistita anche nell’udienza di convalida di oggi, mentre l’uomo e’ ora difeso dall’avv. Felice Franchi. Si tratta forse del segnale che i due, descritti come ”totalmente affiatati” dai carabinieri che conducono l’inchiesta, seguiranno due diverse linee difensive.