Nevio Nobilio muore in incidente sul Monte Bianco: è scivolato in un canalone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2017 - 09:12 OLTRE 6 MESI FA
Nevio Nobilio muore in incidente sul Monte Bianco: è scivolato in un canalone. Era originario di loreto apretino (Pescara)

Nevio Nobilio muore in incidente sul Monte Bianco: è scivolato in un canalone (foto d’archivio Ansa)

CHAMONIX – Un alpinista italiano, Nevio Nobilio, è morto dopo essere precipitato sul versante francese del Monte Bianco. L’uomo stava percorrendo un canalone, il couloir du Gouter, quando, “probabilmente per un errore tecnico”, è scivolato ed è caduto dal versante. Con lui c’era un compagno di scalata che è illeso e che, una volta recuperato, ha aiutato la gendarmeria a ricostruire l’accaduto. L’incidente si è verificato durante la fase di discesa lungo la via normale francese alla vetta, che ha un passaggio obbligato nel canalone, noto per i diversi incidenti che si verificano ogni anno a causa di passaggi delicati e della caduta di frane e slavine.

Nobilio, 59 anni, era originario di Loreto Aprutino (Pescara). La salma è stata trasferita nella camera mortuaria di Chamonix. “E’ precipitato dal couloir del Gouter per 100-150 metri”, spiega un portavoce del Peloton de haute montagne de gendarmerie della cittadina francese. L’allarme è stato dato da altri alpinisti che si trovavano in zona e che hanno assistito all’incidente. “Era ben attrezzato per l’attraversata ma non era legato in cordata all’amico”, aggiungono dalla gendarmeria. Per il momento i soccorritori escludono che “la caduta sia stata provocata da un crollo di pietre” e continuano a propendere per “l’errore tecnico”. Il compagno di scalata, aiutato da un interprete, sta riferendo l’accaduto ai soccorritori.

Nobilio, sposato e con due figli, molto conosciuto nel paese abruzzese dove aveva un panificio ed era socio del Cai. Lutto in paese. “Io lo conoscevo bene, era il mio fornaio – dice il sindaco, Gabriele Starinieri – Un grande appassionato della montagna. Sapevo che era in vacanza in Val D’Aosta. Siamo addolorati, ancora di più perché quest’anno, con la tragedia di Rigopiano, avevamo perso quattro concittadini”.