Nicola Cosentino, in cella iPod, mozzarelle…Agli arresti cognato e un agente

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2015 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Cosentino, in cella iPod, mozzarelle...Agli arresti cognato e un agente

Nicola Cosentino, in cella iPod, mozzarelle…Agli arresti cognato e un agente

NAPOLI – Vestiti, mozzarelle, documenti e persino un iPod nella cella di Nicola Cosentino, l’ex sottosegretario del governo Berlusconi IV da un anno in carcere in attesa di giudizio perché accusato di collusione con il clan camorrista dei Casalesi. Regali che Cosentino avrebbe ricevuto grazie al cognato Giuseppe Borelli e all’intermediazione di un agente di polizia penitenziaria, Umberto Vitale. Per questo la Dda di Napoli ha chiesto e ottenuto una nuova ordinanza di custodia cautelare per corruzione, notificata all’ex sottosegretario già recluso. Ordine di arresto anche per il cognato e il poliziotto, obbligo di dimora per la moglie di Cosentino, Maria Costanza Esposito. 

I “favori” sarebbero avvenuti nel carcere di Secondigliano a Napoli dove Cosentino era detenuto fino alla fine di marzo, prima del suo trasferimento a Terni. Decisione che era stata presa proprio in seguito a una perquisizione disposta nella sua cella durante la quale era stato trovato un iPod fatto recapitare all’ex sottosegretario da un agente penitenziario. Lui si chiama Umberto Vitale, 43 anni, agente in servizio nel carcere di Secondigliano, secondo la Dda di Napoli avrebbe incontrato il cognato dell’ ex sottosegretario Cosentino, Giuseppe Esposito, consigliere comunale a Trentola Ducenta (Caserta) in 36 occasioni. Incontri filmati che sarebbero avvenuti ad un distributore di benzina a Succivo, in provincia di Caserta. In cambio di soldi e dell’assunzioni di familiari, l’agente di custodia avrebbe recapitato in carcere a Cosentino, regali e documenti. Tra questi anche l’iPod, trovato nel corso della perquisizione del 21 marzo scorso.

Oltre ad un iPod gli inquirenti hanno sequestrato medicinali, documenti relativi ad un procedimento in corso al Tribunale del Riesame di Napoli sulla famiglia dell’ex politico, e pacchi contenenti mozzarelle. Almeno 30 le tipologie di oggetti sequestrate. Dalle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, è emerso che Vitale avrebbe fatto entrare i beni nella sua auto, contando sul fatto di non essere perquisito. Inoltre avrebbe permesso all’ex politico di muoversi liberamente di notte all’interno del carcere di Secondigliano. Tali privilegi sarebbero stati assicurati anche ad alcuni detenuti del clan Simeoli.

In una circostanza, hanno accertato gli investigatori, Vitale e Giuseppe Esposito, fratello della moglie di Cosentino, si sarebbero incontrati al distributore senza scambiarsi nulla. Per la Dda sarebbe stata l’occasione per scambiarsi messaggi verbali riservati dal momento che i due non si conoscevano. Gli inquirenti avrebbero poi accertato incontri anche tra Vitale e la moglie di Cosentino. Per la donna è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. L’ex sottosegretario comparirà domani in video-conferenza al processo Eco4 sulle infiltrazioni della camorra nel consorzi di bacino casertani in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per proseguire le sue dichiarazioni spontanee.