Nicolina Pacini, la madre Donatella Rago: “Le dissi: so cosa vuole fare Antonio Di Paola”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2017 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA
Nicolina Pacini, la madre Donatella Rago: "Le dissi: so cosa vuole fare Antonio Di Paola"

Nicolina Pacini, la madre Donatella Rago: “Le dissi: so cosa vuole fare Antonio Di Paola”

ROMA – Donatella Rago, madre di Nicolina Pacini, di fronte alle telecamere di Mattino Cinque ha raccontato le ultime parole scambiate con la figlia: ha detto di averla avvisata di stare a casa, di stare attenta perché il suo ex compagno, Antonio Di Paola, era stato visto vicino alla scuola della ragazzina.

“Io ho anche litigato al telefono con mia figlia: “Mi fai stare male. Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa lui vuole fare“, aveva detto la donna alla figlia, secondo quanto raccontato da lei stessa a Mattino Cinque.

“Quattro giorni fa – ha raccontato Donatella Rago – mi chiamò un’amica di giù: ‘Dona, l’ho visto alle scuole con un amico’. Oddio, ho detto, questo qui sta programmando qualcosa. Detto, fatto. Non l’ha fatto quel pomeriggio. Lui sapeva che la bimba andava a scuola. Io ci ho anche litigato al telefono con mia figlia: ‘Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l’importante è che non viene sotto casa? Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare… Tu l’hai conosciuto solamente in quell’istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomaco’. Lei mi ha detto: ‘Ma cosa vorresti, mi devo segregare in casa?’. E io: ‘No! Allora sai che c’è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!’. Lei: ‘Ciao, ok, ciao’. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola”.

Il parroco di Ischitella (Foggia), don Dino Iacovone, ha avuto parole di difesa nei confronti di Di Paola: “Conoscevo le famiglie, le loro famiglie e ho cercato in più modi di aiutare Antonio Di Paola che spesso si è rivolto a me, chiedendomi di intervenire, di aiutarlo a mettere pace con la sua ex compagna. Mi ha chiesto di aiutarlo anche economicamente quando si è trovato in grandi difficoltà. Ma mi chiedeva soprattutto un sostegno psicologico. La sua preoccupazione principale era quella che io mettessi pace con la sua compagna. Ma purtroppo non ci sono riuscito e in parte mi sento anche responsabile per quello che è accaduto. Antonio Di Paola si barcamenava. Da poco aveva ottenuto un lavoro nella nettezza urbana. Non era un tipo violento. Per quanto ne so, non era solito aggredire fisicamente. A volte era aggressivo ma solo verbalmente, a parole, contro la sua ex compagna. Dal suo precedente matrimonio aveva avuto tre figlie e posso dire con certezza che i suoi genitori sono persone bravissime, come anche i genitori della mamma di Nicolina”.