TORINO – Tensione in Val di Susa alla vigilia del corteo No Tav che sabato 27 luglio, a partire dalle 13:30, da Venaus marcerà in direzione Chiomonte, sede del cantiere dell’alta velocità.
Le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, secondo cui non converrebbe più fermare l’opera, hanno risvegliato il popolo che da trent’anni si oppone alla costruzione della Torino-Lione, pronto nuovamente a dare battaglia. E poco importa che le previsioni meteo diano temporali: il corteo proverà in ogni modo ad avvicinarsi quanto più possibile al cantiere, violando l’ordinanza del prefetto di Torino che, seguendo le indicazioni della questura, ha ampliato il perimetro della zona rossa.
Limiti che sono già stati valicati nei giorni scorsi da alcune centinaia di attivisti, che hanno lanciato pietre e bombe carte verso il sito protetto, con decine di persone denunciate dalla digos.
Nella nota che il questore ha inviato in prefettura si segnala l’elevato rischio di azioni violente, che sabato pomeriggio potrebbero verificarsi. Oltre a Conte e ai ‘nemici storici’ Matteo Salvini e Matteo Renzi, i No Tav hanno messo nel mirino anche il Movimento 5 Stelle, reo di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale.
Per Lele Rizzo, da anni in prima fila nella lotta contro l’opera, nei confronti dei Cinque Stelle “c’è sicuramente delusione”, mentre secondo l’attivista Dana Lauriola “questa è la dimostrazione che nessun governo è amico”.
Di certo oggi, rispetto a pochi mesi fa, quando il progetto dell’alta velocità sembrava davvero vacillare, la prospettiva si è ribaltata e anche il movimento No Tav, che negli ultimi anni ha fisiologicamente allentato la presa, potrebbe tornare ad alzare la voce. Se da un lato le iniziative dei No Tav preoccupano gli addetti alla sicurezza, dall’altra parte gli occhi sono puntati su Palazzo civico e sulla maggioranza pentastellata della sindaca Chiara Appendino.
Dopo le frizioni interne dei giorni scorsi e la calma ritrovata nei due vertici di maggioranza, ora l’attenzione è sui singoli consiglieri M5s e su chi deciderà di partecipare alla manifestazione di domani. Una conta di chi sceglierà di affrontare anche le possibili contestazioni del popolo No Tav della Valle di Susa che si potrà fare soltanto sabato. (Fonte: Agi)