No Tav: raduno a Chiomonte per i manifestanti

Pubblicato il 11 Aprile 2012 - 08:57 OLTRE 6 MESI FA

CHIOMONTE (TORINO) – Gruppi di No Tav hanno cominciato a radunarsi a Chiomonte (Torino), in Valle di Susa, davanti alla centrale elettrica, dove c’e’ l’ingresso – recintato e presidiato dalle forze dell’ordine – all’area su cui sorgera’ il primo cantiere preparatorio per la ferrovia Torino-Lione.

In questo punto arriveranno i circa 70 proprietari dei terreni convocati, insieme ai loro avvocati e ai loro periti, per le procedure burocratiche di ”occupazione temporanea”. A qualche chilometro, dalla parte opposta della zona del futuro cantiere, altri gruppi di attivisti stanno scendendo dall’abitato di Giaglione verso la Valle Clarea, al presidio No Tav, dove hanno trascorso la notte una trentina di attivisti.

”Ci sono profili di illegittimita’ anche nella procedura di quella che viene chiamata occupazione temporanea dei terreni”: e’ quanto afferma l’avvocato Domenico Fragapane, uno dei legali dei proprietari dei piccoli appezzamenti all’interno dell’area del futuro cantiere del Tav. I proprietari sono stati convocati questa mattina – sono circa 70 – per avviare l’iter che deve permettere alla societa’ Ltf l’acquisizione dei terreni per l’avvio dei lavori.

”Oggi – spiega Fragapane – e’ prevista la valutazione dello stato di consistenza dei luoghi. Ma i luoghi, rispetto a quando furono acquistati, hanno subito modifiche. Ecco perche’ siamo in presenza di una condizione di illegittimita’: le ragioni dei proprietari sono state violate”. I proprietari dei terreni, che sono appezzamenti di pochi metri quadrati ciascuno, dovrebbero ricevere un canone d’affitto che oscilla fra i 30 e i 50 euro all’anno.