No Vax contro Draghi: “Tutte le sere sotto casa sua”. E pubblicano l’indirizzo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Dicembre 2021 - 08:22 OLTRE 6 MESI FA
No Vax contro Draghi: "Tutte le sere sotto casa sua". E pubblicano l'indirizzo

No Vax contro Draghi: “Tutte le sere sotto casa sua”. E pubblicano l’indirizzo FOTO ANSA

I No Vax tutte le sere sotto casa del premier Draghi. Il presidente del Consiglio torna nel mirino di No Vax e No Green pass, che diffondono su Telegram l’indirizzo della sua abitazione romana. Poi invitano a cercare, e pubblicare, i recapiti di altri rappresentanti delle istituzioni per creare una sorta di black list. “Ogni sera, ore 21, tutti davanti all’appartamento del draghino malefico”, è la minaccia nei confronti dell’ex presidente della Bce. Ritratto in un fotomontaggio ammanettato e con i baffetti alla Hitler accanto a uno screenshot di Google Maps.

Draghi, i No Vax e le chat

Due mesi dopo la decisione della procura di Torino di oscurare la chat ‘Basta dittatura’, perché accusata di incitare alla violenza nei confronti di politici, medici e giornalisti, torna dunque ad alzarsi il livello della protesta contro le politiche sanitarie per contenere la pandemia. Lo stesso gruppo che condivide l’indirizzo del premier, denominato “Basta dittatura! Proteste”, punta il dito anche contro il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Poi quello dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e del Veneto, Luca Zaia. Un elenco che si allunga ogni giorno.

La prassi, sulla quale la polizia postale ha già avviato accertamenti, è insomma sempre la stessa. “Eccoli. Stessa logica e stessa idea della libertà. Protestare e inveire sotto la casa privata di chiunque è una pratica squadrista”, sostiene su Twitter il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. La cui casa venne assediata la sera del 28 luglio da un gruppo di persone contrarie alle chiusure anti-Covid, a vaccini e Green pass.

Il raduno No Vax

Solleva serie critiche alla gestione della pandemia, anche se non ha nulla a che fare con insulti e minacce, la Commissione DuPre – Dubbio e Precauzione – nata dai convegni promossi nelle scorse settimane dai professori Giorgio Agamben, Mariano Bizzarri, Massimo Cacciari e Ugo Mattei. Una sorta di think tank No pass, il cui portavoce è Carlo Freccero, che chiede “risposte e iniziative urgenti” ad una serie di problematiche: dall’efficacia del vaccino, a dire loro insufficiente a contrastare da solo l’epidemia, all’inutilità del Green pass, perché averlo “non significa – dicono – essere ‘innocui’ o ‘non contagiosi'”.