Noemi Durini, trovato il vecchio iPhone: Procura lo sequestra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2017 - 07:35 OLTRE 6 MESI FA
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Noemi Durini, trovato il vecchio iPhone: Procura lo sequestra

LECCE – Noemi Durini, trovato il vecchio iPhone: Procura lo sequestra. La giovane ammazzata dal fidanzato Lucio lo scorso 3 settembre aveva fino al mese di giugno un altro smartphone, un iPhone che è stato ritrovato dalla madre e affidato agli inquirenti affinché lo analizzino.

La magistratura disporrà accertamenti tecnici per “riscontrare l’effettiva disponibilità del telefonino da parte della vittima in un’epoca prossima ai fatti oggetto di indagine” ed eventuali “riscontri tra vittima e indagato in un’epoca precedente all’omicidio” per “ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e tutte le circostanze relative ai fatti di reato”.

Il cellulare è stato trovato dalla madre della ragazzina che, tramite il suo legale, l’avvocato Mario Blandolino, ha dato notizia alla Procura, che ha disposto il sequestro e l’acquisizione dell’iPhone, che sarà custodito nell’ufficio Corpi di reato dell’Autorità giudiziaria. L’atto è stato notificato all’indagato, il 17enne omicida reo confesso, e alle parti offese nell’inchiesta, i parenti più stretti di Noemi.

Noemi Durini era uscita di casa, a Specchia (Lecce), alle 5 circa del 3 settembre scorso, senza dare più notizie di sé. Il suo corpo fu trovato nelle campagne di Castrignano del Capo il 13 settembre successivo, coperto da un cumulo di pietre. Ad indicare il luogo fu proprio il fidanzato, che poco prima aveva confessato il delitto agli investigatori. Secondo i primi risultati dell’autopsia, Noemi venne picchiata, probabilmente a mani nude, e successivamente accoltellata al capo e al collo. I medici legali hanno riscontrato sul cadavere della sedicenne “lesioni contusive multiple da picchiamento al capo e agli arti e lesioni da arma bianca al capo e collo”.

Inoltre nel cuoio capelluto della sedicenne è stata trovata la punta di un coltello che, secondo quanto riferito dallo stesso fidanzato della ragazzina, sarebbe stato usato per compiere il delitto. L’omicida reo confesso è attualmente detenuto in un istituto penale per minorenni in Sardegna con le accuse di omicidio premeditato e soppressione di cadavere.