“Non ero con amante, ho ucciso un uomo”: riaperto cold case

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2015 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
"Non ero con amante, ho ucciso un uomo": riaperto cold case a Bari

Tribunale di Bari

BARI – “Non ero con l’amante, stavo ammazzando un uomo”. Così Domenico Velluto, 50enne di Bari, mostrò alla moglie il luogo in cui poche ore prima aveva ucciso il 26enne Rocco Sciannimanico. Lo fece per convincerla che non la stava tradendo. Dopo 14 anni la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo e il caso, all’epoca archiviato, è stato riaperto.

Era il 14 febbraio del 2001 e Velluto era in ritardo per la cena di San Valentino. La moglie lo attese per ben due ore sotto casa per andare a cena insieme. Al suo arrivo, intorno alle 22, per giustificare il ritardo e rispondere alle accuse della donna che lo credeva in compagnia dell’amante, Domenico Velluto le volle dimostrare che in realtà si trovava altrove, dove cioè aveva appena commesso un omicidio.

“Aveva ucciso con due colpi di pistola – ha rivelato la donna ai pm – il 26enne Rocco Sciannimanico per punirlo per un debito non pagato. La vittima, che aveva acquistato tempo prima droga per 10 milioni di vecchie lire senza pagarla, si sarebbe però concessa il lusso di andare in montagna con la famiglia, e per questo doveva essere punita”.

Velluto accompagnò la moglie proprio sul luogo dell’omicidio, in via Jacini a Bari, angolo con via Pavoncelli, a pochi passi dal negozio di bomboniere della vittima. “C’era ancora sull’asfalto il disegno della sagoma del cadavere e i poliziotti a fare i rilievi”, ha raccontato la signora, ora testimone di giustizia. Poi i due andarono in pizzeria, e “lui si comportava come se niente fosse – ha aggiunto l’ex moglie – mentre io ero terrorizzata”.

All’epoca Velluto, con precedenti penali, ritenuto vicino al clan Parisi e unico sospettato del delitto, non fu incriminato. L’inchiesta era stata archiviata per insufficienza di prove. Le successive dichiarazioni della ex moglie del presunto assassino hanno convinto l’ex pm Antimafia Eugenia Pontassuglia a riaprire il caso.

Ora il pm Roberto Rossi, che ha ereditato il fascicolo, ha chiesto il rinvio a giudizio per Velluto, attualmente a piede libero, che dovrà presentarsi la prossima settimana in udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo con l’accusa di omicidio volontario. A carico di Domenico Velluto la Procura sono state raccolte anche le dichiarazioni accusatorie di alcuni collaboratori di giustizia che confermerebbero la versione della donna.