Norman Atlantic: 6 criticità all’ultimo controllo, anche le porte tagliafuoco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Dicembre 2014 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA
Norman Atlantic: 6 "deficiencies" della nave. Porte tagliafuoco hanno funzionato

Norman Atlantic: 6 “deficiencies” della nave. Porte tagliafuoco hanno funzionato

ROMA – Mentre proseguono le operazioni di soccorso (al momento sulla nave restano ancora 168 passeggeri da trarre in salvo) arrivano le prime informazioni sullo stato della Norman Atlantic: l’ultimo controllo delle autorità (19 dicembre al porto di Patrasso) consente di isolare 6 “deficiencies”, sei carenze che comprendono anche ambiti burocratici.

Dal sito di Paris Mou, l’organizzazione internazionale responsabile dei controlli, si ricava una prima verità parziale: nessuna delle deficiencies rilevate era tale o nel complesso tutte e sei erano tali da portare al fermo della nave, la quale appunto ha ricevuto il nulla osta alla navigazione, a parte la raccomandazione a mettersi in regola.

Le sei deficiencies segnalate all’ultimo controllo. “Tra le deficiencies, si segnalano “alcuni problemi alle strumentazioni dei sistemi di emergenza, luci e altro”; qualche “mancanza nella documentazione” e infine le “fire doors/openings in fire-resisting divisions” risultavano “malfunzionanti”; carenza dei dispositivi «life salving»; carenza delle porte stagne; mancanza di documenti relativi al piano di sicurezza dei passeggeri.e-resisting divisions” risultavano “malfunzionanti”; carenza dei dispositivi «life salving»; carenza delle porte stagne; mancanza di documenti relativi al piano di sicurezza dei passeggeri.

Il comunicato serale dell’armatore cerca di rimettere in fila le scarse notizie della giornata sotto il profilo delle cause. E insiste sul fatto che “la porta tagliafuoco n.112 era stata sistemata proprio per soddisfare gli organi ispettivi competenti”. Non sfugge però che la porta n.112 sia proprio quella che divide il ponte numero 5 della nave, dove si sono sprigionate le fiamme.

Un militare della Marina che coordina i soccorsi fa notare che “se il sistema delle porte tagliafuoco non avesse funzionato nel suo complesso, dopo 16 ore di inferno di quella nave sarebbe rimasto poco più dello scheletro”. (Claudia Fusani, Huffington Post)

Storia della nave. La Norman Atlantic, varata nel 2009 nei cantieri Visentini, in provincia di Rovigo, può ospitare 836 passeggeri e circa 250 auto, e sino a qualche anno fa batteva la bandiera dei Quattro Mori. L’armatore del traghetto è Carlo Visentini.    La nave, costruita per la società Akeman Street, venne inizialmente noleggiata dalla compagnia di navigazione T-Link lines, per la rotta Genova Voltri-Termini Imerese, e poi nel 2011 noleggiata dalla Regione Sardegna, attraverso la società marittima controllata Saremar, per dar vita a quella che venne chiamata la “Flotta Sarda” per contrastare il caro-traghetti ed offrire un servizio in più per l’isola rispetto alle tradizionali compagnie private.

Così il traghetto, lungo circa 180 metri e con una velocità di oltre 21 nodi, venne rinominato “Scintu”, in ricordo dell’eroe della Brigata Sassari Raimondo Scintu, e impiegato dal 15 giugno 2011 al 15 settembre 2011 sulla tratta fra Golfo Aranci e Civitavecchia, e l’anno successivo, dal 16 gennaio, sulla Olbia-Civitavecchia assieme al gemello “Dimonios”, appellativo assegnato ai soldati della Brigata sarda.

Conclusa l’esperienza della Flotta Sarda dal settembre 2012, la nave è rimasta nel porto di Oristano e una volta scaduto il noleggio con la Saremar gli armatori hanno siglato un contratto con la Grandi Navi Veloci per la Genova-Palermo sostituendo provvisoriamente la Splendid, impegnata in manutenzioni.

Nel 2013 il traghetto è quindi noleggiato alla Moby per il trasporto sulla Livorno-Olbia. Infine dal dicembre di quest’anno è stata noleggiata alla greca Anek Lines per il collegamento Venezia- Igoumenitsa-Patrasso. Il comandante del traghetto Norman Atlantic da stamane in fiamme, è l’italiano Argilio Giacomazzi, capitano superiore di lungo corso, ha 62 anni e vive alla Spezia.