Norman Atlantic, “lo stavano portando a Valona”. Giallo del traino dei privati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2014 - 20:52 OLTRE 6 MESI FA
Norman Atlantic, "lo stavano portando a Valona". Giallo del traino dei privati

Norman Atlantic, “lo stavano portando a Valona”. Giallo del traino dei privati

ROMA – Norman Atlantic, “lo stavano portando a Valona”. Spunta un caso nel disastro del traghetto bruciato in cui sono morte 11 persone. Un caso legato alla decisione dell’armatore di incaricare due compagnie private di recuperare l’imbarcazione e di portarla, probabilmente, in Albania. Lontano, quindi, dalla disponibilità di chi su quella nave vuole e deve indagare.

Racconta infatti il Tg1 che l’armatore Carlo Visentin, ovvero il proprietario del traghetto Norman Atlantic, per far rimorchiare il relitto bruciato, si rivolge ad una compagnia privata. Una scelta fatta subito, nel momento della piena emergenza. Il tentativo, però, non riesce. Perché vista la difficoltà dell’operazione in condizioni estreme, semplicemente i soccorritori non riescono ad agganciare il traghetto.

Visentin, a questo punto, si rivolge ad una seconda compagnia. Sempre di privati. E’ quella di cui fanno parte i due albanesi morti oggi, uccisi da un grosso cavo che serviva proprio a trainare la Norman Atlantic. Morti proprio durante quel tentativo di recupero.  Di certo non si trattava di pivellini. Sempre il Tg1 racconta che i due albanesi erano contractor, ovvero gente che rischia e spesso spara per soldi. Ma su di loro ha avuto la meglio il mare grosso.

Lecito rivolgersi ai privati. Ma la situazione non è del tutto chiara. Perché se l’armatore spiega che non c’era nessuna intenzione di sottrarre il traghetto alle indagini c’è la procura di Bari che fa sapere che “nessuno può impossessarsi del relitto senza commettere un reato penalmente rilevante”. Parole, quelle del procuratore, seguite dalla decisione di mettere sotto sequestro il traghetto e incaricare del recupero e del trasporto a Brindisi la società “Brindisi Beretta”.

Non solo. L’Ansa, nel pomeriggio di oggi 30 dicembre, lancia un breve dispaccio in cui si parla di nave diretta in Albania. Poco dopo un nuovo flash indica la corretta destinazione del traghetto. E allora la domanda resta. Perché incaricare subito una compagnia privata di recuperare il traghetto? E per portarlo dove?  A Valona dice all’ANSA Giuseppe Barretta, uno dei soci della ditta brindisina che si sta occupando – su disposizione della autorità giudiziaria – del rimorchio in Italia della imbarcazione.

“Non sappiamo a che titolo quel rimorchiatore albanese fosse lì: ha agganciato il traghetto Norman Atlatic ieri sera e stamattina ha iniziato a fare rotta verso Valona“.

 “Non appena abbiamo avuto percezione del movimento – ha aggiunto – abbiamo allertato l’autorità giudiziaria italiana che a quel punto ci ha nominato ausiliari di polizia giudiziaria, dandoci ordine di portare la Norman Atlantic in un porto pugliese”.

A quanto riferisce Giuseppe Barretta in questo momento la Norman Atlantic è ancora agganciata al rimorchiatore albanese a bordo del quale proprio stamani, durante la manovra descritta dallo stesso Barretta, due marittimi albanesi sono morti per un incidente a bordo.

Visentin, insieme al comandante della nave, è indagato dalle procure di Brindisi, Bari e Lecce. Le ipotesi di reato sono naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.