Novara, bimbo muore dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore. Genitori ascoltati dalla polizia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Maggio 2019 - 21:45| Aggiornato il 24 Maggio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Novara, bimbo morto in ospedale: genitori interrogati

Novara, bimbo di due anni muore dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore. Genitori ascoltati dalla polizia

NOVARA – Hanno chiamato i soccorsi la mattina del 23 maggio perché il loro bimbo di quasi 2 anni stava male, ma all’arrivo all’ospedale Maggiore di Novara il piccolo è morto. La polizia indaga sulla morte del bambino e ha acquisito le cartelle cliniche in attesa dell’autopsia. Anche i genitori sono stati ascoltati e hanno parlato di una caduta accidentale dal lettino.

Il bimbo era in casa con la madre e il compagno e secondo il loro racconto sarebbe caduto dal lettino nella sua casa nel quartiere Sant’Agabio a Novara. I genitori spaventati hanno chiamato il 118 a metà mattina di giovedì: “Venite, fate presto, mio figlio sta male”, le parole pronunciate alla cornetta da una voce concitata. I soccorsi sono stati immediati, ma per il bambino – due anni ancora da compiere – non c’è stato nulla da fare: è morto al suo arrivo all’ospedale.

Il bimbo morto aveva pressappoco la stessa età di Mehmed, ucciso il 21 maggio a Milano da Aljica Hrustic, il padre 25enne di origini croate. “L’ho picchiato, poi l’ho visto morto, non credevo che l’avrei ucciso”, ha confessato nell’interrogatorio davanti al pm Giovanna Cavalleri l’uomo, che ha anche ammesso di aver fatto uso di droga prima di colpire il bambino. Il magistrato ha chiesto la convalida del suo fermo, effettuato dopo una fuga di qualche ora con gli altri figli; il gip, Valerio Natale, deciderà sulla misura cautelare in carcere dopo l’interrogatorio. 

Era stato lo stesso 25enne a chiamare il 112 un paio d’ore dopo l’omicidio, intorno alle 5 del mattino. “C’è un bambino che non respira più – ha detto al telefono con la polizia – venite in via Ricciarelli 22”, una zona di Milano con tante case popolari, dove molti sono gli alloggi occupati, spesso da rom con tanti figli. Qui, domani sera, alcuni abitanti hanno organizzato una fiaccolata per il piccolo, ma in generale “per la tutela dei minori”. “E’ un modo per sensibilizzare le istituzioni ma anche i rom. Spero vengano anche loro”, dicono gli organizzatori della manifestazione.